Documentari-Italy

Tutte le news dal mondo dei documentari!!!

venerdì 27 aprile 2012

Mistero -S06-

Mistero -S06-

In attesa di verificare se il 21 dicembre 2012, come predetto dal calendario Maya, ci sarà o meno la fine del mondo, da giovedì 26 aprile 2012, torna con 9 appuntamenti in prima serata "MISTERO", il programma di Italia 1 che affronta eventi all?apparenza inspiegabili.
Grande novità a Mistero. Paola Barale, al suo rientro in tv dopo un lungo periodo di assenza, andrà ad arricchire la consolidata squadra di investigatori dell'ignoto formata da: Jane Alexander, Daniele Bossari, Marco Berry, Andrea Pinketts e Nicole Pelizzari.
Ogni settimana i sei inviati presenteranno alcuni servizi da loro realizzati in Italia e all'estero ed accoglieranno in studio esperti del settore per approfondire le tematiche esaminate.
Inoltre, per i misteri d'oltreoceano, la squadra d'investigatori si affiderà a Rachele Restivo, quest'anno corrispondente da New York.

Nuovo quartier generale per le indagini di Mistero che partirà per il suo viaggio verso l'ignoto da un luogo di grande fascino: il Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza. Progettato nel 1806 da Luigi Canonica, il teatrino è un piccolo gioiello architettonico, interamente affrescato e provvisto di un palchetto reale. La scenografia sarà allestita con le suggestive opere dello scultore Silvano Bulgari.
Il pubblico, grazie ai 120 posti a sedere di cui dispone il teatrino, sarà ammesso per la prima volta alle inchieste da brivido del programma d'Italia 1.

Tra le novità di questa stagione, la partecipazione eccezionale a Mistero del genio dei fumetti Stan Lee, padre dei supereroi della Marvel. L'inventore de "l'Uomo Ragno", "I Fantastici 4", "Devil" e "Thor", con un suo collaboratore, girerà il mondo per cercare uomini con superpoteri.
Immancabile la rubrica dedicata agli avvistamenti alieni curata da Pablo Ayo, quella incentrata sulle segnalazioni di presenze soprannaturali, curata da Daniele Gullà e la rubrica dedicata ai complotti internazionali e ai servizi segreti di Adam Kadmon, l'uomo di cui non si conosce l'identità.
Infine, con la rubrica Real Mystery ogni settimana Mistero analizzerà alcuni filmati inerenti fatti di cronaca assolutamente inspiegabili, ma documentati dall'occhio di una telecamera.

http://www.tv.mediaset.it/italia1/mistero/
  

Attrazione fatale - La vera storia

Attrazione fatale - La vera storia

 
Grazie alle interviste a Michael Douglas, a Glenn Close e al regista Adrian Lyne, sveliamo numerosi dettagli della realizzazione del controverso film "Attrazione fatale".

Attrazione fatale (Fatal Attraction) è un film thriller, con forti tinte erotiche (per lo meno all'inizio della pellicola), del 1987 diretto da Adrian Lyne. Il film, che presenta anche diversi contenuti drammatici, ha ricevuto 6 Nomination agli Oscar.

Trama
Dan Gallagher, avvocato newyorkese felicemente sposato con Beth e padre della piccola Ellen, un giorno conosce la collega di lavoro Alex insieme alla quale decide di trascorrere un pomeriggio e un'intensa notte mentre la moglie è in campagna in visita dalla madre. L'incontro erotico si protrae per due giorni solo su insistenza di Alex e al termine - nonostante la temperatura erotica sia stata altissima e ci sia stato anche uno scambio a livello umano - Dan decide di tornare alla sua vita. Alex compie la prima azione che fa presumere la presenza di problemi psichici, infatti si taglia le vene dei polsi manifestando la sua paura dell'abbandono e un comportamento autodistruttivo. Successivamente a tale evento, Dan rassicura Alex dicendole che le telefonerà per sapere come sta, anche se tale evento l’ha sconvolto e non vede l’ora di lasciarsi alle spalle questa storia. Di fatto, scompare e Alex inizia a cercarlo continuamente telefonando sia a casa che in ufficio, anche ad ore impensabili.
 
Riconoscimenti
http://it.wikipedia.org/wiki/Attrazione_fatale
 


mercoledì 25 aprile 2012

Megafabbriche: Italo, come nasce un supertreno

Megafabbriche: Italo, come nasce un supertreno

 
Azienda leader nel mondo, Alstom ha costruito i treni più veloci del mondo degli ultimi 30 anni. La società si è occupata della realizzazione di Italo, il nuovo treno di NTV.
Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) è una società per azioni italiana che opera nel campo dei trasporti ferroviari ad alta velocità.
Per l'espletamento dei suoi servizi utilizza treni Alstom AGV (ETR 575). Le officine, lo stabilimento per la manutenzione del materiale rotabile e il deposito sono situati a Nola (NA).

Il 17 gennaio 2008 NTV ha ordinato ad Alstom venticinque treni ad alta velocità AGV di 11 carrozze ciascuno che dovrebbero entrare in servizio per marzo 2012, classificati dall'ANSF come ETR 575. NTV ha poi adottato .italo come nome commerciale a seguito di un sondaggio online.
Oltre ai 25 Treni ".italo" la società Nuovo Trasporto Viaggiatori ha noleggiato due locomotive Vossloh G2000 per l'abilitazione del personale di macchina alla guida dei treni ".italo".
Le locomotive in questione sono
  • G2000 22ER
  • G2000 36NC
I treni adottano una livrea di colore rosso con una fascia gialla che viene ripetuta per tutta la lunghezza del treno.
Il treno è strutturato in tre "ambienti di servizio" (definizione commerciale dell'azienda):
  • Club
  • Prima
  • Smart
In ogni ambiente sono presenti inoltre servizi speciali: due salotti riservati in Club, una vettura "Relax" in Prima e infine una vettura "Cinema" in Smart.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nuovo_Trasporto_Viaggiatori



martedì 24 aprile 2012

Megafabbriche : La Mini

 Megafabbriche : La Mini


Andiamo in Inghilterra per visitare la fabbrica dove viene prodotta la Mini. Dall'arrivo dei materiali al loro assemblaggio, seguiamo le diverse fasi di realizzazione di un prodotto di grande successo.


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La prima generazione della Mini è stata prodotta dal 1959 al 2000, sotto l'egida iniziale della British Motor Corporation; il modello è stato anche realizzato e venduto su licenza nel mondo da varie altre case automobilistiche.


La nascita
A metà degli anni cinquanta la neonata BMC aveva l'esigenza, alla luce della Crisi del Canale di Suez del 1956 che aveva portato aumenti sensibili nei prezzi dei carburanti, di realizzare una vettura da città, piccola ed economica, ma in grado di trasportare almeno 4 persone. Leonard Lord, timoniere della BMC, affidò il compito all'ingegnere d'origine greca Alec Issigonis. Issigonis fece un capolavoro: grazie alla disposizione anteriore trasversale del motore, al cambio montato sotto il motore (con coppa dell'olio unica) e alla trazione anteriore, la vettura, lunga appena 303 centimetri, poteva ospitare (con discreto spazio) 4 persone. La carrozzeria era a 2 volumi con 2 porte.
Altri elementi di modernità erano forniti dalle sospensioni a ruote indipendenti con elementi elastici in gomma (al posto delle molle), dalle ruote da 10 pollici (per limitare l'invasività nell'abitacolo dei parafanghi) e dallo sportello del vano bagagli (in sé angusto e occupato, per 1/4, dal serbatoio del carburante) ribaltabile verso il basso (come anche la targa, che era sempre visibile) per trasportare colli ingombranti.
Il motore era un classico A-Series (dotato di un albero a camme laterale), con cilindrata ridotta a 848cc, alimentazione a carburatore e potenza di 34 cv. Per farlo entrare nel piccolo vano, Issigonis aveva dovuto spostare il radiatore sul lato sinistro del motore.
Per contenere i costi di produzione le cerniere delle porte e le saldature (mascherate dai gocciolatoi) erano a vista.
La vetturetta debuttò il 26 agosto del 1959, con marchi Austin e Morris. Sia l'Austin Seven che la Morris Mini Minor (questi i nomi commerciali) erano disponibili negli allestimenti standard e De Luxe.
La Mini s'affermò piuttosto lentamente, per via dell'originalità estetica e di qualche problema qualitativo iniziale. Pian piano divenne però uno straordinario successo e il pubblico ne apprezzò anche altre doti sorprendenti: la straordinaria agilità (sembrava un kart) e l'eccezionale tenuta di strada. Per contro la vettura presentò subito un particolare assetto di guida al quale gli utenti dovettero fare l'abitudine e che fu definito alla "camionista". Si guidava con un volante quasi verticale e, se il pilota era piuttosto alto, con le gambe divaricate. Criticabile nei lunghi viaggi, l'assetto giocava tuttavia un ruolo importante negli spostamenti in città permettendo ai piloti più abili un grande controllo dell'auto.


http://it.wikipedia.org/wiki/Mini_%281959%29


Una notte al museo - Toronto

Una notte al museo - Toronto 

 
Esaminiamo una mummia per capire cosa provocò la morte di un bambino egiziano circa 2000 anni fa. In seguito ci occupiamo della storia di un dinosauro,dimenticato per decenni fra le mura di un museo.

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Il Royal Ontario Museum, comunemente conosciuto come ROM, è uno dei maggiori musei per la cultura mondiale e per le scienze naturali nella città di Toronto. ROM è il più grande museo del Canada ed il quinto per dimensioni del Nord America. Vi sono custoditi oltre sei milioni di oggetti in oltre 40 gallerie. Possiede una notevole collezione di dinosauri, arti medio orientali, africane ed est asiatiche, storia Europea e storia canadese.
Il museo si trova all'angolo di Bloor Street e Avenue Road, a nord del Queen's Park ed a est della passeggiata dei filosofi della Università di Toronto. Fondato nel 1912 dal governo provinciale, il Royal Ontario Museum fu assegnato all'Università nel 1968. Adesso è un'istituzione indipendente, ma il museo ancora mantiene stretti rapporti con l'università, spesso di condivisione di competenze e risorse.

Costruzione
Inaugurato il 14 marzo 1914 dal principe Arturo, duca di Connaught, Governatore generale del Canada, la forma originale del museo venne progettata dagli architetti a Frank Darling e John A. Pearson. Lo stile architettonico è un italiano neo-romanico, popolarissimo nel nord America negli 70 del 1800. La struttura è fortemente massiccia e portante circondata da finestre ad arco ed a semi arco, con colonnine e modellature.
Quando il sito del museo è stato scelto, la zona era ancora alla periferia di Toronto e lontano dal quartiere finanziario. La località è stata scelta soprattutto per la sua vicinanza con l'Università di Toronto. L'edificio originale è stato costruito sul bordo occidentale della proprietà lungo la passeggiata dei filosofi dell'università, con ingresso in Bloor Street. Questa è la prima delle tre fasi dell'espansione del museo verso Queen's Park, crescendo il museo prese la forma di una H.

Le Gallerie
Originariamente, c'erano cinque grandi gallerie al ROM, una ciascuna per i campi archeologia, geologia, mineralogia, paleontologia, zoologia. In generale, nel museo, di pezzi né sono stati classificati molti e la disposizione elegante non era cambiata molto dal tempo di Edwardian. Per esempio, la mostra degli insetti, che si protrasse fino al 1970 ospitava insetti provenienti da tutto il mondo, in lunghe file di vetro, con insetti dello stesso genere disposte all'interno di bacheche, con solo il nome e il percorso della specie e si può trovare una descrizione.
Dal 1960 molte mostre furono allestite all'interno del museo, una delle prime fu la galleria dei dinosauri, stabilizzata a metà degli anni 60. I fossili dei dinosauri furono messi in pose dinamiche su uno sfondo di paesaggi contemporanei. La mostra è diventata molto descrittiva e interpretativa, alle volte, come con le estinzione del mammut, offre differenti teorie.
Questa tendenza è continuata, e fino ad oggi le gallerie divennero poco stabili, ma più dinamiche o descrittive e interpretative. Questa tendenza ha avuto probabilmente un culmine nel 1980 con l'apertura di The Bat Cave (La grotta dei pipistrelli), in cui un sistema audio, luci stroboscopiche e sbuffi di aria mite tentano di ricreare l'esperienza di camminare in una grotta con uno storno di pipistrelli che volano sopra la testa.
Le gallerie originali erano semplicemente chiamate dopo il loro oggetto materiale, ma in anni più recenti, le singole gallerie sono denominate in onore di sponsor che hanno donato significative raccolte di fondi. Ci sono ora le principali categorie di gallerie presenti nella ROM: le Gallerie di Storia Naturale e il Mondo Cultura Gallerie.

http://it.wikipedia.org/wiki/Royal_Ontario_Museum



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Una notte al museo - Vaticano

 Una notte al museo - Vaticano

Entriamo nei musei più famosi al mondo,nei luoghi proibiti al grande pubblico per svelare storie particolari,intricate e sorprendenti che riguardano alcuni capolavori artistici.


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I Musei Vaticani si trovano in viale Vaticano a Roma, all'interno dello Stato della Città del Vaticano, e sono una delle raccolte d'arte tra le più grandi del mondo, dal momento che espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai Papi.
Il museo è stato fondato da papa Giulio II nel XVI secolo. La Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Raffaello fanno parte delle opere che i visitatori dei musei possono ammirare nel loro percorso.
I Musei Vaticani, che occupano gran parte del vasto Cortile del Belvedere, sono stati visitati nel 2008 da 4.441.734 persone, confermandosi come il più visitato museo "italiano", anche se va ricordato che non è propriamente tale trovandosi in territorio non appartenente alla Repubblica Italiana (in questo senso il museo d'arte italiano più visitato è la Galleria degli Uffizi di Firenze).


Le origini
L'origine dei Musei vaticani può essere fatta risalire ad una singola scultura di marmo, acquistata 500 anni fa. La scultura che rappresenta Laocoonte, il sacerdote che secondo la mitologia greca tentò di convincere i Troiani a non accettare il cavallo di legno che i Greci sembravano aver donato loro, fu trovata il 14 gennaio 1506 in un vigneto nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Papa Giulio II mandò Giuliano da Sangallo e Michelangelo Buonarroti, che lavoravano al Vaticano, ad esaminare la scoperta. Su loro consiglio il Papa acquistò subito la scultura dal proprietario della vigna. Un mese dopo l'opera, che rappresenta Laocoonte e i suoi figli stretti tra le spire di un serpente marino, fu esposta al pubblico in Vaticano.
Nell'ottobre del 2006 i musei hanno celebrato il proprio cinquecentesimo anniversario aprendo permanentemente al pubblico gli scavi archeologici di una necropoli che si trovano sul Colle Vaticano.
All'inizio dell'Anno Santo 2000 è stata approntato un nuovo ingresso ai Musei, ricavato nelle mura vaticane, subito a sinistra - muro disposto a 90 gradi - del vecchio ingresso, risalente al 1932. Un passaggio è stato destinato all'ingresso, e l'altro all'uscita dei visitatori. Un apposito articolo del Trattato del 1929 stabilisce che la Santa Sede non può alienare i beni contenuti nei Musei, può regolare le date e gli orari d'ingresso ma è tenuta a consentire la visita ai turisti e agli studiosi; si tratta quindi di una sorta di servitù internazionale. I Musei sono chiusi in alcune date festive (1º gennaio, 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, Pasqua e Lunedì dell'Angelo, 1º maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1º novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre). I Musei sono chiusi la domenica ad eccezione dell'ultima domenica del mese purché non coincida con le precedenti festività.
Un clamoroso caso si ebbe nel maggio del 1938, quando Adolf Hitler, capo della Germania nazista, arrivò a Roma, ospite del re Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini. Papa Pio XI non lo volle ricevere, e per evitare ciò si trasferì eccezionalmente, per qualche giorno, nella villa di Castel Gandolfo. Inoltre, caso senza precedenti, stabilì che il Museo e la Basilica fossero chiusi ad ogni visitatore durante il breve periodo della visita del Führer. In tal modo il capo tedesco non sarebbe potuto entrare in territorio vaticano nemmeno accedendo ai Musei.


http://it.wikipedia.org/wiki/Musei_Vaticani




Una notte al museo - Louvre

Una notte al museo - Louvre

Come viene protetta la Monna Lisa? Entriamo nei musei più famosi al mondo,nei luoghi proibiti al grande pubblico per svelare storie particolari,intricate e sorprendenti che riguardano alcuni capolavori artistici.

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Il Museo del Louvre a Parigi, in Francia, è uno dei più celebri musei del mondo, e il primo per numero di visitatori: 8,5 milioni l'anno.
Si trova sulla rive droite, nel I arrondissement, tra la Senna e Rue de Rivoli.
Il palazzo che ospita il museo fu originariamente costruito durante la dinastia dei Capetingi, sotto il regno di Filippo II.
Attualmente la collezione del museo comprende alcune delle più famose opere d'arte del mondo, come la Gioconda, la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia. La statua equestre di Luigi XIV rappresenta il punto di origine del cosiddetto Axe historique, anche se il palazzo non è allineato con l'asse stesso.

Le origini
Il Palazzo del Louvre attuale è il frutto di una serie di costruzioni successive realizzate nel corso degli ultimi 800 anni.
La vera origine del termine louvre è dibattuta. Altre località francesi portano il medesimo nome. La più conosciuta fa derivare louvre dal latino lupara, cioè "luogo abitato dai lupi". Un'altra ipotesi è quella di Sauval che propone che il nome derivi dall'antico termine Anglo-Sassone leouar che significava castello o fortezza. Edwards, invece, sostiene che il nome derivi dal termine rouvre, che significa quercia, e che si riferisca al fatto che originariamente il palazzo era stato costruito in un bosco.La Potter ipotizza che il Re Filippo II abbia parlato della costruzione chiamandola L'Œuvre (in francese il capolavoro), perché era il palazzo più grande della Parigi nel XII secolo.
In ogni caso, una struttura che serviva da fortezza fu edificata tra il 1190 e il 1202 sotto il regno di Filippo II, allo scopo di difendere Parigi dalle incursioni normanne.Non è certo se si trattasse proprio del primo edificio innalzato in quel punto, anche se alcune fonti del tempo si riferiscono al primo Louvre come alla "Nuova Torre", che indicherebbe che in precedenza esistesse una "Vecchia Torre". L'unica parte tuttora rimasta di quell'edificio sono le fondamenta dell'angolo sud-orientale del palazzo.In seguito la struttura venne ampliata, principalmente ad opera di Carlo V che nel 1358 fece costruire un muro difensivo attorno alla fortezza e trasformò il Louvre in una residenza reale, anche sovrani di epoca successiva la utilizzarono come prigione.
L'Ala Richelieu del Louvre di notte.
Luigi IX (San Luigi) e Francesco I fecero aggiungere rispettivamente una prigione sotterranea e un edificio collaterale. Francesco fece inoltre ricostruire il Louvre secondo il progetto dell'architetto Pierre Lescot. Dopo la morte di Francesco, sopraggiunta nel 1547, il suo successore Enrico II mantenne il progetto dell'architetto e fece completare le ali occidentale e meridionale decorandole con i bassorilievi di Jean Goujon.
L'opera di rinnovamento di Lescot modificò la struttura del Louvre da quella tipica di una fortezza a quella attuale.
Nel 1594 Re Enrico IV fece unire il Palazzo del Louvre con il Palazzo delle Tuileries, che era stato fatto costruire da Caterina de' Medici. Questo grande progetto richiese la costruzione della Grande Galerie che unì quindi il Pavillon de Flore all'estremità meridionale del complesso con il Pavillon de Marsan che si trova invece a quella settentrionale. Secondo gli storici dell'epoca l'edificio era uno dei più lunghi del mondo.
Nel 1624 Jacques Lemercier progettò il Cour Carrée, che fu chiuso da altre tre ali da Louis Le Vau (originariamente a due piani, ma in seguito rialzate): la corte, realizzata sotto i regni di Luigi XIII e Luigi XIV, quadruplicò le dimensioni dell'antico cortile interno. I lavori si interruppero quando Luigi XIV scelse Versailles come propria residenza. Il Louvre rimase così immutato fino al XVIII secolo quando, su iniziativa di Luigi XV iniziò la sua trasformazione in museo. I lavori tuttavia non procedettero molto fino alla Rivoluzione francese.

http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_del_Louvre


Una notte al museo - Cairo

 Una notte al museo - Cairo


Come viene protetta la Monna Lisa? Entriamo nei musei più famosi al mondo,nei luoghi proibiti al grande pubblico per svelare storie particolari,intricate e sorprendenti che riguardano alcuni capolavori artistici.

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Il Museo di antichità egiziane comunemente conosciuto come Museo egizio del Cairo ospita la più completa collezione di reperti archeologici dell'antico Egitto del mondo. Gli oggetti in mostra sono 136.000 e molte altre centinaia di migliaia sono conservate nei magazzini.
 
Storia
Il museo è un'emanazione del servizio egiziano delle antichità costituito dal governo nel 1835 nel tentativo di fermare l'esportazione selvaggia di reperti e manufatti.
Il museo aprì nel 1858 con le collezioni raccolte da Auguste Mariette, archeologo francese al servizio di Isma'il Pasha. Nel 1880 venne spostato all'interno del palazzo di Isma'il Pasha a Giza. Nel 1900 il museo raggiunse l'attuale sede, un edificio in stile neoclassico, appositamente costruito in Piazza Tahrir, nel centro del Cairo.
Nonostante la sua grande fama, il museo egizio del Cairo non è molto esteso come superficie. Consta di due piani, entrambi di forma rettangolare, con una serie di stanze disposte attorno ad un atrio centrale e collegate da un corridoio. Gli oggetti esposti al piano terreno sono raggruppati per ordine cronologico. Appena entrati, a sinistra sono disposte le sale dell'Antico Regno. Continuando in senso orario si trovano le sale del Medio e Nuovo Regno ed infine quelle dell'età Greco-Romana. Salendo lo scalone si arriva al primo piano, organizzato in aree tematiche.
Il museo ha subito un saccheggio nel corso delle sommosse popolari del 2011, che hanno portato alla distruzione di due mummie faraoniche. Durante le stesse proteste, è stato colpito da alcune bombe molotov. L'esercito è immediatamente intervenuto per spegnere le fiamme.

Collezioni
I pezzi di maggior pregio sono rappresentati dalla collezione dei reperti trovati nella tomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nella Valle dei Re, dall'archeologo inglese Howard Carter nel 1923.
La "sala delle mummie" che contiene 27 mummie reali di epoca antica, fu chiusa al pubblico, nel 1981, per ordine del presidente egiziano Anwar Sadat. Nel 1985 è stata riaperta al pubblico una selezione di mummie di re e regine del Nuovo Regno di cui è visibile solamente il volto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_di_antichit%C3%A0_egiziane


lunedì 23 aprile 2012

La Sindone Di Leonardo

La Sindone Di Leonardo

 
Recenti studi compiuti sulla Sacra Sindone potrebbero mostrare una nuova e sorprendente ipotesi. È possibile che la figura sia un disegno fatto da Leonardo Da Vinci?

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Vittoria Haziel, autrice nel 1998 del libro “La passione secondo Leonardo”, non ha più dubbi a riguardo. Il genio della Gioconda e della Vergine delle Rocce realizzò in pratica un falso storico. «A cavallo del Cinquecento, su commissione di Bayazet II, un sultano ottomano, Leonardo da Vinci creò la Sacra Sindone», ha spiegato nei giorni scorsi Vittoria Haziel. «Prese una tela antica e servendosi di un ferro arroventato sul fuoco disegnò sulla tela l’immagine di un uomo che portava sul corpo i segni della tortura e della crocifissione. Per disegnare l’impronta del volto, Leonardo usò se stesso come modello, realizzando dunque un autoritratto. La maestria di Leonardo fu tale da riuscire a creare il primo negativo “fotografico” della storia, avendo come matrice solo un’immagine mentale. Non solo: l’artista toscano inoltre riprodusse un’immagine che non si vede sul retro della tela e che ha in sé le caratteristiche di quello che più in là sarà definito lo “sfumato leonardesco”. Insomma, Leonardo fece Dio a sua immagine e somiglianza credendo fortemente nella divinità dell’uomo».
Una teoria affascinante, quella della scrittrice toscana (che vediamo nella foto a fianco), che ha provato a fare luce, come tanti prima di lei, sui misteri e le controversie che avvolgono la tela custodita oggi nel Duomo di Torino. Sacra reliquia per i credenti, (nella tradizione è il sudario che avvolse il corpo di Cristo deposto dalla croce), la Sindone di Torino, in realtà, non ha retto alla prova della scienza. Gli esami del carbonio 14 effettuati nei laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo hanno portato tutti allo stesso risultato: il lenzuolo-sudario risale incontestabilmente all’epoca medioevale.
Ad ogni modo, la tesi della scrittrice che attribuisce a Leonardo la paternità della Sindone (nella foto accanto il volto) conservata a Torino non è nuova. Non più tardi di qualche giorno fa è stato infatti diffuso lo studio di Lillian Schwartz, in cui la specialista in grafica della School of Visual Arts di New York sostiene che il volto della Sindone è un autoritratto del maestro. «Al contrario della Schwartz, però», ha spiegato la Haziel, «io sono riuscita a riprodurre la Sindone usando la pirografia, ossia la stessa tecnica alla quale ricorse Leonardo, e ho ottenuto un risultato molto simile all’originale. È impossibile sostenere, come ha fatto la Schwartz, che una tela, cosparsa di una emulsione fotosensibile, posta in una stanza buia e sigillata, una sorta di camera oscura ante-litteram, venga impressa grazie al sole. Quale sole può essere duraturo come un lampada?».
Nel 2010 è in programma una nuova ostensione della Sindone custodita nel Duomo di Torino (nella foto a fianco). Certamente, per quella data, si moltiplicheranno studi, teorie o solo semplici supposizioni sul lenzuolo-reliquia che nei secoli ha affascinato e sedotto credenti e non. Anche la Haziel ha nel cassetto una nuova edizione de “La passione secondo Leonardo”. Laureata in legge, la scrittrice si è accostata per puro caso allo studio della Sindone, o meglio, come sostiene la diretta interessata, per una serie di «coincidenze straordinarie» che, negli anni, l’hanno portata fino a Leonardo e alla «creazione consapevole» da parte dell’artista di un’«opera» che poi sarebbe diventata l’«icona per eccellenza».


sabato 21 aprile 2012

Dottor Jekyll E Mr. Hyde - La Vera Storia

Dottor Jekyll E Mr. Hyde - La Vera Storia 

La storia di William Brodie, uomo modello ma anche leader di una gang, che ispirò l'opera di Robert Louis Stevenson.

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Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1886) è un celebre romanzo dello scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson. Considerata la più importante opera di Stevenson, è uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi. Rappresenta il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità. 

Personaggi
  • Henry Jekyll: Amico di Utterson e laureato in medicina
  • Edward Hyde: E' l'assassino del libro, è alter ego malvagio di Jekyll
  • Gabriel John Utterson: E' un avvocato che investigherà sulla personalità di Hyde, cugino di Enfield e amico di Jekyll e Lanyon
  • Richard Enfield: Cugino di Utterson
  • Hastie Lanyon: Dottore e amico di Jekyll e di Utterson
  • Poole: Domestico di Jekyll, fu il primo a sospettare il cambiamento del suo padrone
  • Newcomen: Ispettore di Scotland Yard, aiuta Utterson, a cercare indizi su Hyde
  • Sir Danvers Carew: Membro del parlamento vittima dell'omicidio di Hyde e cliente di Utterson
  • Guest: Segretario di Utterson e grafologo



giovedì 19 aprile 2012

Megafabbriche : FORD F-150

Megafabbriche : FORD F-150  

Entriamo negli stabilimenti della Ford, realizzati in maniera tale da massimizzare l'efficienza nella produzione. I clienti, infatti, possono richiedere 500.000 combinazioni di modelli differenti.

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Gli americani impazziscono per lei ed anche gli europei non restano indifferenti alla sua mole sostenuta da un nuovo V8 5400 a 3 valvole per cilindro. Ford F-150. Il best seller del mercato dei pick up diventa sempre più affascinante. Il nuovissimo F-150 2004 si presenta con le carte in regola per alimentare la tradizione di Ford quale leader nel settore dei “Tough Truck” (i pick-up omologati come autocarro) americani.
Quest’impressione diventa ancora più netta, una volta che si aprono le portiere e si ammira il rivoluzionario design dell’abitacolo con un livello di raffinatezza, comfort e spaziosità che non trova riscontro nel settore dei truck. La combinazione tra la capacità di un “Tough Truck” e la raffinatezza dell’F-150 stabilisce dei nuovi standard nell’industria dell’automobile.
Gli elementi qualificanti del nuovo F-150 2004 sono la robustezza grazie al telaio è completamente scatolato con una resistenza a torsione nove volte maggiore rispetto al modello precedente.
Nuovi pure i design interni: per ciascun allestimento è stato sviluppato un ambiente specifico, che viene supportato dalla sostanza in un arco di vita prolungato.
Le cabine sono più spaziose, tanto che i modelli Regular Cab e SuperCab hanno un abitacolo maggiorato di circa 15 cm in lunghezza, che assicura uno spazio maggiore per i quattro passeggeri.
La facilità di accesso è stata ulteriormente migliorata ed i modelli Regular Cab sono dotati di nuove porte d’accesso posteriori, esclusive per la categoria, che consentono di ricavare circa 35 cm di nuovo spazio di carico tra i sedili.
Da ricordare pure la nuova tecnologia dei motori: il nuovo motore Ford Triton V8 di 5,4 litri a tre valvole per cilindro, sviluppa una potenza massima di 300 CV, migliorando i valori di coppia massima e ai bassi regimi e l’efficienza dei consumi.
Lo stile è decisamente più deciso : il nuovo F-150 si caratterizza per un inedito design, con una forma esterna marcata che riflette la robustezza e la capacità dei truck Ford.
La qualità di guida risulta superiore per merito anche dello chassis del nuovo F-150 che usufruisce di un’eccezionale attenzione al dettaglio e ai particolari ingegneristici – ad esempio i nuovi ammortizzatori posteriori “fuoribordo” e una balestra posteriore con molla più ampia – per ottenere una qualità di guida valida e sicura. La sicurezza non è stata certo trascurata come dimostra la nuova tecnologia di rilevamento della posizione del passeggero applicata alla prima fila di sedili.
Per quanto riguarda gli airbag e il crash test disassato ha prestazioni nettamente migliori rispetto a quelle stabilite dalle rigorose normative federali sulla sicurezza.
La capacità di carico non delude neppure i più esigenti: il cassone del nuovo F-150 ha una profondità di 5 cm in più rispetto al modello precedente, con un maggiore volume di carico, ed è pure dotato di un nuovo dispositivo di assistenza sul portellone posteriore, che consente agli utenti di qualsiasi statura di poter aprire e chiudere più facilmente lo sportello.



Megafabbriche : Boeing 747

Megafabbriche - Boeing 747 


Nel 2007 l'Airbus A380 divenne l'aereo piu' grande del mondo, togliendo il primato al Boeing 747. Ora la compagnia sta cercando di ritornare al primo posto costruendo un nuovo aereo, ancora piu' veloce.

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Il Boeing 747, conosciuto anche come Jumbo Jet, è un quadrigetto di linea ad ala bassa prodotto dall'azienda statunitense Boeing dagli anni settanta. Il 747 è uno degli aerei di linea moderni più famosi ed è il primo, con il nuovo 747-8, per dimensioni della categoria, seguito dall'Airbus A380. Il primo volo commerciale avvenne nel 1970.
Per via della sua forma, delle sue dimensioni e della sua capacità di carico è diventato nel tempo un vero e proprio simbolo di potenza meccanica, oltre che di elegante maestosità.
L'aereo della Boeing dispone di due ponti dove alloggiare i passeggeri: la "gobba", creata dal ponte superiore, lo rende facilmente riconoscibile. Una tipica configurazione a tre classi ospita 416 passeggeri, mentre una con due sole classi può ospitare al massimo 524 passeggeri. Al febbraio 2006 sono stati prodotti o ordinati 1.430 esemplari nelle varie configurazioni, rendendo il 747 uno dei prodotti più prolifici per la Boeing.
Il 747-400, la serie di produzione standard prima dell'introduzione del 747-800, vola a una velocità subsonica (circa Mach 0,85) e ha un'autonomia di circa 13.400 km. In alcune configurazioni, questo è sufficiente per un volo non-stop da New York a Hong Kong, un terzo della circonferenza del mondo. Nel 1989 un 747-400 della Qantas effettuò un volo senza scalo da Londra a Sydney, per un totale di circa 18.000 km, in 20 ore e 9 minuti, anche se bisogna specificare che era un volo di consegna senza passeggeri o merci a bordo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_747


martedì 17 aprile 2012

Animal House - La vera storia

Animal House - La vera storia 


Un'analisi del film "Animal House", un vero e proprio successo che introdusse dei nuovi criteri per una commedia ben riuscita.

INFOWEB

« Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. »

("Bluto", John Belushi)
Animal House (National Lampoon's Animal House), film del 1978 diretto da John Landis, è stato il primo esempio di commedia "scolastica", ambientata in un college americano, un filone che ha poi trovato il suo boom negli anni ottanta/novanta, dando vita a numerosi film (ad esempio La rivincita dei nerds, Porky's, American Pie ed i rispettivi sequel).
Precedentemente, un esempio simile era stato, nel 1973, l'American Graffiti di George Lucas, che però si allontana nei toni da Animal House ed i seguenti film, che esasperano a livelli grotteschi la vita del college.
La pellicola vede, inoltre, la prima collaborazione tra il regista John Landis e l'attore John Belushi, che due anni più tardi, nel 1980, daranno vita insieme a Dan Aykroyd al mito dei Blues Brothers.
Nel 2001 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Nel 2000 l'American Film Institute lo ha inserito al trentaseiesimo posto nella lista delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi.
  
Trama
Larry e Kent, due giovani matricole, sono impazienti di iscriversi ad una delle varie fratellanze del college. Rifiutati dalla "Omega Theta Phi", composta da studenti ricchi e snob, vengono accettati dalla sgangherata "Delta Tau Chi", composta solo da studenti ripetenti con voti infimi ed una condotta disastrosa, e da cui è bandita ogni regola sociale. Ma il rettore e la fratellanza rivale Omega decidono di accanirsi contro la Delta per farla chiudere. "Bluto" ed i suoi compagni non ci stanno, e decidono di ribellarsi.
Nei titoli di coda viene presentato il futuro di ogni ragazzo con brevi didascalie:
  • Robert Hoover, diplomato nel 1963. Diverrà Pubblico Difensore a Baltimora, Maryland.
  • Lawrence Kroger, diplomato nel 1966. Diverrà editore del National Lampoon Magazine.
  • Gregory Marmalard, diplomato nel 1963. Consigliere presso la Casa Bianca. Ci viene riferito anche che verrà violentato in prigione nel 1974, senza specificare alcun motivo di detenzione.
  • Eric Stratton, diplomato nel 1963. Ginecologo a Beverly Hills, California.
  • Douglas C. Neidermeyer, diplomato nel 1963. Ucciso in Vietnam dai suoi stessi soldati. Ne "Ai confini della realtà: il film" del 1983, nell'episodio diretto da John Landis, alcuni soldati in Vietnam discutono dell'uccisione del sergente Niedermeyer.
  • Kent Dorfman, diplomato nel 1966. Terapeuta di gruppi d'incontro al Cleveland Inc.
  • Daniel Simpson Day, diplomato nel 1963. La didascalia dice: "Irreperibile".
  • Boon e Katy si sposeranno nel 1964 e divorzieranno nel 1969.
  • Barbara Sue Jansen, diplomata nel 1963. Guida turistica presso gli Universal Studios di Hollywood.
  • John Blutarsky sarà senatore a Washington DC e si sposerà con Mandy Pepperidge.





lunedì 16 aprile 2012

Titanic : Mistero risolto

Titanic : Mistero risolto 


Un’esclusiva spedizione mostrerà per la prima volta l’intero relitto del Titanic in HD. Le più sofisticate tecniche CGI riveleranno cosa è successo alla struttura della nave, minuto per minuto, dopo la collisione con l’iceberg. Le emozionanti storie dei passeggeri e dell’equipaggio ci faranno rivivere il dramma di quella notte. Tutto questo e ancora di più nello special Titanic: mistero risolto. Tutti quanti sanno che è stato l’impatto con un iceberg a causare il disastro del Titanic. Ma come l’inaffondabile nave sia stata ‘ferita’ a morte, come sia affondata e come si sia letteralmente spezzata in due riversando in acqua 1500 persone sono domande che, ad oggi, non hanno ancora una risposta. Nonostante 25 anni di spedizioni, oltre il 40% della nave è rimasto ancora inesplorato. Per dare una risposta a queste domande, in occasione del centesimo anniversario, History, il Woods Hole Oceanographic Institute e RMS Titanic, filmano la più grande esplorazione del relitto del Titanic e realizzano un documentario con immagini esclusive. Per la prima volta verranno mostrate le immagini in HD dell’intera nave.

Gli Italiani sul Titanic

Gli Italiani sul Titanic 


Jack e Rose si tengono per mano nelle acque ghiacciate dell’Atlantico. È l’epilogo di una storia da grande schermo. Ma forse è qualcosa di altro, qualcosa di reale. Il 10 aprile del 1912, parte da Southampton il transatlantico “Titanic”. E' un evento storico mondiale, perché quella è la nave più tecnologica, più lussuosa, più veloce mai costruita. Il Titanic è lo specchio del suo tempo, epoca di pace e certezze. I grandi nomi della borghesia industriale europea e americana sono lì, sui ponti di superlusso e nei ristoranti esclusivi. Ma in seconda e terza classe viaggiano anche gli emigranti: non hanno soldi, ma un sogno, l’american dream. Come Emilio Portaluppi uno scalpellino lombardo, con ambizioni d'artista. In America ci è già andato e ha già cominciato a fare fortuna. Si è fatto anche degli amici di riguardo, Lord Jacob Astor IV, l'imprenditore degli alberghi a cinque stelle e sua moglie, la bellissima Lady Madeleine Astor. Adesso sono lì, tutti e tre, sul Titanic: la sera del 14 aprile cenano addirittura insieme, nel ristorante di prima classe diretto da Luigi Gatti, un pavese d’ingegno che si è imposto a Londra con i suoi ristoranti. Sul Titanic è alla testa di uno staff di camerieri italiani, i migliori al mondo. Poi, alle 23.40, l’urto con l’iceberg maledetto. Tutti lottano con la morte, anche Emilio, anche Lord e Lady Astor. E sarà proprio lei a tendere la mano allo scalpellino italiano, dalla scialuppa numero 14. È una scena da film, del film Titanic, solo che la realtà finisce molto meglio. Ma allora, c'è veramente Emilio Portaluppi dietro Jack Dawson?