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domenica 31 luglio 2011

La Morte Bianca

La Morte Bianca


Manti di neve soffici e candidi non sembrano per nulla dei killer. Eppure basta davvero poco per provocare una valanga, e quasi sempre sono le stesse vittime a farlo.

INFOWEB

La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o ghiaccio improvvisamente si mette in moto su un pendio precipitando verso valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente all'interno del manto nevoso per effetto di uno stress interno che porta al raggiungimento del carico di rottura, ovvero quando la gravità che agisce sul pendio innevato supera le forze di coesione del manto nevoso che agiscono in senso opposto. Durante la discesa può coinvolgere altra massa nevosa assumendo così dimensioni via via maggiori e raggiungere velocità anche superiori ai 300 km/h. Il distacco della massa di neve può essere provocato da varie cause: naturali, umane (sciatori), l'azione del vento, ecc.

Pericolosità
Benché certi aspetti appaiano come uno dei tanti spettacoli offerti dalla natura, le valanghe costituiscono un pericolo serio nelle zone di montagna sia per le infrastrutture pubbliche e private (strade ed edifici) sia per l'incolumità fisica delle persone su piste da sci e fuoripista (alpinismo e scialpinismo). In particolare la pericolosità di una valanga dipende strettamente dalla massa nevosa staccatasi e dalla velocità raggiungibile, ovvero dunque dall'energia cinetica in gioco, che a sua volta dipende dalla geomorfologia del pendio coinvolto. Alla prima classe di rischio si ovvia con opere di geoingegneria con la messa in sicurezza dei pendii tramite appositi paraneve meccanici (le stazioni sciistiche devono garantire la massima sicurezza sulle piste), alla seconda si cerca di porre rimedio attraverso l'informazione di rischio emessa dagli organi competenti.

Servizi di previsione/prevenzione
La pericolosità del fenomeno ha fatto sì che siano stati resi operativi in vari paesi appositi servizi di previsione e prevenzione. Sul territorio italiano sono attivi due servizi:

il Meteomont, fondato dalle Truppe Alpine dell'Esercito Italiano negli anni '70 con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e evolutosi successivamente in servizio nazionale con l'ingresso del Corpo Forestale dello Stato e recentemente estesosi con il contributo del Corpo Forestale della Regione Siciliana;
l' A.I.Ne.Va. Associazione Interregionale Neve e Valanghe, nata nel 1982 dall'associazione dei vari Servizi Regionali.

Questi servizi si basano soprattutto sull'osservazione e l'analisi delle condizioni della neve e meteorologiche per valutare le condizioni di pericolo nelle zone interessate.
In alcuni paesi è possibile provocare il distacco preventivo e controllato delle masse di neve instabile per mezzo di cariche di esplosivo.
In caso valanghe che comportino il travolgimento di una o più persone vengono usate per il soccorso squadre specializzate, cani addestrati e elicotteri dotati di speciali sensori.

Tipi di valanghe
In base all'agente che le genera possono essere: naturali o artificiali.
In base alla morfologia dei pendii si classificano inoltre come valanghe: di versante, di colatoio.
In base al tipo di movimento si classificano in valanghe: aeree, nubiformi, radenti, terrestri.
In base alla superficie di scivolamento si classificano in valanghe: di superficie (che comprendono pochi strati, anche uno solo), di fondo (che comprendono tutto lo strato).
In base al tipo di distacco si classificano in valanghe: a fronte, a lastroni (o a lastre), puntiformi.
In base al tipo di percorso si classificani in valanghe: di versante, incanalate.
La causa scatenante delle valanghe dipende dalle caratteristiche: del manto nevoso e da fattori climatico/ambientali.

Sopravvivenza
La sopravvivenza in caso di coinvolgimento in una valanga dipende da molti fattori: in primis l'eventuale gravità dovuta al trauma contulsivo dovuto all'impatto che dipende a sua volta dal tipo di valanga; seguono i rischi eventuali dovuti al soffocamento e/o all'ipotermia o congelamento che aumentano rapidamente nel tempo una volta sepolti; in generale dunque la sopravvivenza tende a decadere rapidamente nel tempo se non si attuano i primi soccorsi ovvero non si riesce ad estrarre rapidamente l'infortunato dalla massa nevosa.
Anche solo una valanga polverosa può portare dei rischi sottovalutati: i cristalli di ghiaccio bloccano il respiro e ghiacciano i polmoni.

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