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martedì 3 maggio 2011

Inside: I ragazzi del Sumo

Inside: I ragazzi del Sumo



Il 'Wanpaku Sumo championship' attrae più di 55.000 ragazzi. Ognuno di loro sogna di essere notato dagli esperti per realizzare un grande sogno: diventare un lottatore professionista di Sumo.

INFOWEB

Il sumō /sɯmoː/ (相撲 - strattonarsi vicendevolmente) è una forma di lotta corpo a corpo nella quale due lottatori si affrontano con lo scopo di atterrare o estromettere l'avversario dalla zona di combattimento detta dohyo. Il sumo è lo sport nazionale del Giappone.

Origini
Le origini del sumo non sono certe, ma molti reperti e testimonianze suggeriscono che questa attività abbia avuto origine in una delle località del Giappone.

I contendenti
Due lottatori esclusivamente maschi, detti rikishi, si affrontano in una zona di combattimento detta dohyo. I lottatori sono organizzati in una graduatoria generale detta "banzuke" secondo princìpi di capacità e forza e non in categorie di peso.

Caratteristica distintiva dei lottatori di sumo è l'indossare quale capo di abbigliamento un particolare perizoma detto mawashi e acconciare i loro capelli con una particolare crocchia detta "oi-cho mage".

Nel sumo amatoriale i lottatori possono essere di sesso femminile ma la cosa è impensabile nel sumo professionistico vero e proprio. I praticanti di sumo possono anche essere chiamati sumotori ma diventano noti come rikishi quando diventano professionisti.

Le categorie del sumo sono molteplici e partono dalla divisione minore, jonokuchi, per poi passare rispettivamente a jonidan, sandanme, makushita, juryo e makuuchi. Nello specifico sono chiamati makushita-tsukedashi quei lottatori di sumo (rikishi) che invece di cominciare il loro percorso professionale dal rango più basso (jonokuchi) vengono immediatamente proposti nella terza divisione (makushita) come novità. Ciò avviene quando dei giovani particolarmente promettenti vincono i tornei giovanili di Mae-Zumo (cioè pre-sumo) dei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. I vincitori di uno dei primi tre tornei vengono inseriti nel ranking makushita col grado di makushita 15 (il livello va a decrescere sino a giungere al livello 1, che è quello più importante) mentre coloro che vincono uno di essi e anche il torneo di dicembre vengono proposti come makushita 10. Costoro, sia che si tratti degli ms 15, sia che si tratti degli ms 10, possono essere inseriti nel nuovo ranking entro 1 anno dai loro trionfi amatoriali. Si dice - ma non è confermato - che nel caso si tratti di lottatori stranieri (cioè non giapponesi) costoro devono essere circoncisi prima di poter accedere al loro nuovo rango. Fatto curioso, certamente, anche se non se ne conosce la motivazione, che forse si rifà ad antiche tradizioni locali. Più in alto della categoria makushita ci sono le due divisioni professionistiche del sumo (chiamate sekitori ): gli juryo (o jumaimae, una sorta di serie B del sumo) e i makuuchi (o makunouchi) che rappresentano la divisione maggiore e che a loro volta sono suddivisi in maegashira (dal livello 16 al livello 1) e sanyaku, cioè i grandi campioni (segmentati in komusubi, sekiwake, ozeki e yokozuna, che è il top del top). Lo yokozuna è il grande campione per eccellenza del sumo ed è distinguibile perché durante l'ingresso sul dohyo indossa una pesante corda annodata detta "tsuna". Lo Yokozuna non può mai retrocedere dal suo rango (come invece può accadere agli altri lottatori) ed abbandona la carica solo dopo il ritiro (intai).

Obiettivo dell'incontro
Lo scopo dell'incontro è atterrare l'avversario o spingerlo fuori dal dohyo.

Divieti
È vietato, durante un combattimento:

Colpire con la mano a pugno;
Infierire con le dita negli occhi;
Tirare i capelli;
Colpire i genitali;
Colpire contemporaneamente le orecchie con i palmi delle mani;
Afferrare la gola;
Tirare calci al petto o all'addome;
Piegare all'indietro le dita.

Il sumo rituale
Il sumo, oltre che sport di combattimento, è considerato essere una vera e propria forma d'arte.

I principali riti

I riti principali relativi al sumo sono:

Lo shiko
Lo Yokozuna dohyohiri
Il Makuuchi dohyohiri
Il lancio del sale

Lo shiko
Lo shiko è un movimento particolare nel quale un rikishi si posiziona a gambe larghe con le ginocchia piegate e, alternativamente, solleva le gambe in aria cadendo poi con leggerezza. Tale movimento ha finalità ginniche di stretching ed anche rituali per allontanare demoni ed intimorire l'avversario.

Lo Yokozuna dohyohiri
La giornata di combattimenti non può avere inizio prima dell'ingresso ufficiale dello yokozuna e dell'esecuzione di movimenti tradizionali che vedono il grande leader del banzuke compiere il rituale propiziatorio.

Il Makuuchi dohyohiri
Tutti i rikishi della categoria dei Makuuchi all'inizio della giornata di combattimento salgono sul dohyo e si presentano al pubblico. La presentazione prevede un cerimoniale fatto di movimenti tradizionali con le braccia e di scaramantici movimenti con un particolare grembiule detto kensho mawashi colorato con i simboli rappresentanti il rikishi.

Il lancio del sale
Prima di ogni incontro, i rikishi raccolgono da un apposito contenitore una manciata di sale e la lanciano sul dohyo. Tale gesto è propiziatorio e ben augurante finalizzato a proteggere i rikishi da sfortunati scontri, ferite, infortuni e cadute.

Il sumo sportivo
A differenza di quanto avviene nel sumo tradizionale, le cui regole sono dettate dalla storia, dalla cultura nipponica e dalla religione, il sumo sportivo è una forma di lotta le cui regole di combattimento somigliano molto a quelle del sumo "originale". La totale assenza dei rituali, la possibilità di partecipare alle competizioni anche per le donne ed una giuria formata da un arbitro solo sono le principali note che caratterizzano il sumo sportivo.

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