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martedì 23 agosto 2011

Massacro in Norvegia : Nella Mente del Killer

Massacro in Norvegia : Nella Mente del Killer


22 luglio, Oslo: un'autobomba in pieno centro, nel cuore della capitale norvegese vicino ad alcuni uffici governativi, poi una sparatoria contro un raduno di giovani laburisti nell'isolotto di Utoya. Due attacchi che hanno trasformato la città in una zona di guerra e hanno provocato una strage nazionale. L’autore del peggior massacro mai registrato nei tempi moderni è ANDERS BEHRING BREIVIK.
Chi è Anders Behring Breivik e cosa l’ha spinto ad agire? Il documentario esamina la sua mente criminale e i motivi che l’hanno spinto ad organizzare e pianificare la strage. Grazie agli interventi dei massimi esperti in psicologia criminale e terrorismo internazionale, lo speciale ricostruisce ora per ora la giornata vissuta da Breivik, analizzandola dal momento del posizionamento dell’ordigno in centro a Oslo fino al massacro sull’isola di Utoya.
“MASSACRO IN NORVEGIA: NELLA MENTE DEL KILLER” contiene, inoltre, filmati inediti dell’attacco dinamitardo e scene riprese sull’Isola di Utoya prima della sparatoria con commenti dei testimoni oculari sopravvissuti mai apparsi in tv. Interviste esclusive a Nicolai Schei, testimone del massacro sull’isola, e a Bjorn Kasper Ilaug, che ha salvato alcuni ragazzi durante la sparatoria recuperandoli in acqua con la sua barca.
Intervengono inoltre: Arild Tangen, il tassista che per ultimo ha parlato con Anders portandolo a casa il giorno prima dell’attentato; Vegard Groslie Wennesland, che si è nascosto in una cabina mentre il killer sparava sui suoi colleghi; Samuels Muyizzi, sopravvissuto arrampicandosi su un albero del bosco dell’isola; Bjojrn Arneson, il primo vigile del fuoco accorso in centro ad Oslo dopo l’esplosione; Marius Arnesen, che ha filmato Brivik mentre uccideva i ragazzi.
Tra gli esperti che intervengono nel documentario: il criminologo David Wilson dell’Università di Birmingham; Katherine Newman dell’Università di Princeton, una dei maggiori esperti di stragi e uccisioni di massa che ha analizzato e studiato anche il caso Columbine; Matthew Feldman, docente di storia e autore di saggi sulla destra estrema; Matthew Goodman dell’Università di Nottingham, autorevole voce sulle frange terroristiche britanniche ed europee di estrema destra; Charles Shoebridge, esperto di armi e il professor Jeremy Coid, psichiatra forense della Queen Mary’s University di Londra esperto di psicopatie nelle menti criminali.

INFOWEB
Anders Behring Breivik (pronuncia norvegese [ˈandəʂ ˈbeːriŋ ˈbræɪviːk]; Oslo, 13 febbraio 1979) è un terrorista norvegese, conosciuto per essere stato l'autore degli attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia.
Breivik si dichiara un anti-multiculturalista, anti-marxista, anti-islamista e fondamentalista cristiano, con ideologie di estrema destra, come da lui stesso affermato nel suo memoriale 2083 – Una dichiarazione europea d'indipendenza. In questo scritto, di 1518 pagine, Breivik si definisce "salvatore del Cristianesimo" e "il più grande difensore della cultura conservatrice in Europa dal 1950". Cristiano protestante, antipapista, sempre nel suo memoriale, Breivik confidava in una rivoluzione guidata dai Cavalieri templari. Breivik si definisce membro della Massoneria, ma la sua loggia ha affermato di avere solo contatti minimi con lui. Il Gran Maestro dell'Ordine norvegese dei massoni ha immediatamente espulso Breivik dall'ordine, subito dopo il suo arresto. Secondo le indagini Breivik ha collaborato in passato con un gruppo inglese di estrema destra, l'English Defence League (Edl), che ammirava "per come era riuscito a provocare reazioni estreme da parte di gruppi musulmani e di estrema sinistra e prospettava di fondare un gruppo simile in Norvegia". Breivik ha affermato che il motivo che lo ha spinto a compiere una simile strage è stato quello di mandare un "messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista" e per fermare "una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani". Ha poi aggiunto: "Ho dovuto salvare la Norvegia e l'Europa occidentale da un insediamento musulmano. Volevo che questa strage fosse un simbolo per il popolo. Il partito laburista ha tradito il Paese e la sua gente e per questo hanno dovuto pagare". In seguito, ha affermato di aver voluto colpire anche il papa e l'Italia, soffermandosi inoltre a precisare il fatto che in questo paese fossero attualmente presenti circa "60 000 patrioti pronti alla battaglia". Dopo ore di interrogatorio ha affermato di non aver agito da solo. Due cellule della sua organizzazione lo avrebbero aiutato con la bomba.Recentemente, la polizia norvegese ha ipotizzato che Breivik abbia avuto legami con elementi estremisti del suo stesso stampo presenti nel Regno Unito e in Polonia.
Dalle indagini in corso ad Oslo, è emerso che il terrorista potrebbe aver filmato il corso dell'intera strage. Alcuni indizi come il fatto che Breivik abbia comprato una videocamera pochi giorni prima degli attentati e un suo annuncio sul web hanno indotto gli inquirenti a pensare che la dinamica della sparatoria sia stata ripresa per poi spedire il video ad alcune emittenti nella speranza che lo pubblicassero. Attualmente la polizia norvegese sta cercando la presunta videocamera ad Utoya.

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