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lunedì 26 settembre 2011

La Vera Storia Di Jack Lo Squartatore

 La Vera Storia Di Jack Lo Squartatore

 Attraverso vecchie testimonianze e relazioni, tentiamo di sfatare i miti legati alla storia di Jack lo squartatore.

INFOWEB

Jack lo squartatore (in inglese Jack The Ripper) (? - dopo il novembre del 1888) è lo pseudonimo dato ad un serial killer che ha agito a Londra, nel quartiere degradato di Whitechapel e nei distretti adiacenti, nell'autunno del 1888. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, destinata alla Central News Agency e scritta da qualcuno che dichiarava di essere l'assassino.
Durante la sua attività criminale sono state attribuite a Jack lo squartatore cinque vittime, ma secondo studiosi il numero di vittime che lo squartatore avrebbe ucciso è tra le quattro alle sedici vittime.
Il primo delitto ha permesso di conoscere, oltre all'abilità del killer, anche il suo modus operandi e la tipologia delle sue vittime, soltanto prostitute che venivano sgozzate e sventrate.

Le cinque vittime accertate

Mary Ann Nichols, prostituta di 43 anni, fu la prima vittima accertata. Il suo corpo viene ritrovato il 31 agosto 1888, alle 3:45 del mattino, in Buck's Row, di fronte ad uno dei tanti mattatoi del quartiere. La vittima presentava la gola tagliata fin quasi alla decapitazione (il taglio intaccava le vertebre del collo) e tagli sul ventre dai quali fuoriusciva l'intestino. Gli organi genitali presentavano gravissime ferite da taglio, probabilmente inferte di punta. L'autopsia, studiando il taglio alla gola, rivelò che l'assassino era mancino, fatto che poi verrà smentito da tutti i criminologi che hanno studiato il caso. I giornali dell'epoca, che riportavano ogni giorno articoli relativi a donne accoltellate, bruciate vive, sfregiate e mutilate, diedero enorme rilievo ai casi attribuiti a Jack lo squartatore, definendoli "anomali" rispetto ai tanti altri delitti che costellarono l'"Autunno di terrore".

Annie Chapman, 46 anni, prostituta, è la seconda vittima ufficiale di Jack lo squartatore. Fu ritrovata uccisa l'8 settembre 1888 da un fattorino, nel cortile al numero 29 di Hanbury Street, a Whitechapel. Il suo corpo giaceva steso tra la porta e la palizzata, in uno spazio di circa ottanta centimetri. La gola era squarciata e la testa era quasi del tutto recisa dal busto. Il ventre era aperto; gli intestini erano appoggiati sulla spalla destra della vittima, mentre la vagina, l'utero e due terzi della vescica erano stati asportati. Ai piedi della vittima erano stati rinvenute alcune monete e un pezzo di una lettera insanguinata riportante la data del 20 agosto. Questo caso presenta anche un testimone, un inquilino della casa a fianco, oltre la palizzata, che afferma di aver sentito un grido di donna: "No!", ma che non aveva avuto il coraggio di sporgere la testa e guardare. Il giorno dopo, una bambina riferisce alla polizia di aver visto, in un cortile poco distante dal luogo del delitto, una striscia di sangue; gli investigatori affermano che probabilmente era la traccia lasciata dal killer, poiché era solito portare con sé un macabro trofeo asportato alla vittima e che con molta probabilità quel sangue era quello che colava dagli organi portati via dall'assassino. L'indizio della striscia di sangue non verrà studiato e approfondito, neanche successivamente. A seguito di questo omicidio si giunge al primo arresto effettuato dalla polizia. John Pizer, un ebreo proprietario di una bottega per la lavorazione del cuoio nel quartiere, viene accusato dell'omicidio grazie ad un grembiule di cuoio trovato nei pressi del luogo del delitto. Il giorno dopo però si scoprirà che "Leather Apron" (letteralmente "grembiule di cuoio"), come verrà chiamato l'accusato fino al momento del suo riconoscimento, non c'entra nulla col delitto: il grembiule apparteneva ad un inquilino del palazzo in cui è stato consumato l'omicidio, che era stato lavato e appeso ad asciugare. Pizer, tuttavia, viene trattenuto in cella ancora per un altro giorno a causa della folla inferocita che voleva linciarlo. Fino a quel momento quindi l'assassino era ancora sconosciuto e la polizia non aveva neanche il sospetto di chi potesse essere. Si supponeva solo che fosse un pazzo fanatico o un maniaco sessuale con alcune conoscenze di anatomia. L'unico indizio che sembrava accomunare gli uomini che alcuni testimoni hanno visto insieme alle vittime era una valigetta nera e un cappello "alla Sherlock Holmes". Da questo delitto fino al successivo passarono ventidue giorni.

Elizabeth Stride viene trovata in Berner Street, presso il cortile di un circolo di ebrei e tedeschi, da un cocchiere. La vittima presenta solo un profondo taglio alla gola, dalla quale, afferma il cocchiere, usciva ancora del sangue. Ciò porta alla conclusione che il sopraggiungere del cocchiere abbia potuto disturbare il lavoro dello Squartatore, che quindi non ha avuto modo di infierire sulla donna come era solito fare. Ciò è confermato dal ritrovamento della seconda vittima, Catherine Eddowes, in Mitre Square; la donna era stata sottoposta ad un vero e proprio martirio, cosa che spiegherebbe il "cambio di programma" dell'assassino che, non riuscendo ad infierire sulla Stride, ha cercato un'altra prostituta su cui accanirsi.

Catherine Eddowes giaceva a Mitre Square, in un lago di sangue, in posizione supina, come tutte le altre vittime. La faccia era sfregiata: naso e lobo dell'orecchio sinistro erano tagliati, così come la palpebra dell'occhio destro, solcata da profondi tagli. Il volto era sfigurato con un taglio a "V" sulla parte destra e con numerosi tagli sulle labbra, tanto profondi da mostrare le gengive. Il corpo era sventrato da un enorme e unico taglio che dall'inguine arrivava fino alla gola; lo stomaco e gli intestini erano stati estratti e appoggiati sulla spalla destra della donna, il fegato appariva tagliuzzato, il rene sinistro e gli organi genitali erano stati portati via. Per finire, la vittima era stata come di consueto sgozzata fino alla quasi completa decapitazione.

Mary Jane Kelly è l'ultima vittima canonica attribuita a Jack lo squartatore. L'omicidio di Mary Kelly è considerato il più orribile di tutti quelli attribuiti al serial killer. Il suo corpo viene scoperto l'8 novembre 1888, poco dopo le 10:45. Il corpo, o meglio ciò che ne rimaneva, giaceva sul letto della camera dove la donna viveva, al numero 13 di Miller's Court, vicino a Spitalfields. La gola era squarciata, il viso severamente mutilato e irriconoscibile, il petto e l'addome aperti, molti organi interni erano stati rimossi, il fegato giaceva tra le gambe e l'intestino arrotolato presso le mani, era inoltre stata asportata la carne che ricopriva gli arti. Il cuore non venne trovato e si crede possa essere stato bruciato nel camino o persino cotto e mangiato. I vicini dissero di aver sentito una donna singhiozzare "Murder!" ("Assassinio!") intorno alle 4 del mattino e a quest'ora viene fatta risalire la morte.

Lettere di Jack lo squartatore
Durante il periodo in cui sono avvenuti i delitti, la polizia e i giornali hanno ricevuto molte migliaia di lettere riguardanti il caso. Alcune erano di persone ben intenzionate che fornivano informazioni per la cattura del killer; la maggioranza però sono state considerate inutili e di conseguenza ignorate.
Le più interessanti erano forse quelle centinaia scritte da persone che si dichiaravano gli assassini. La maggior parte di queste sono state considerate bufale. Molti esperti ritengono che nessuna di esse fosse autentica, ma tra quelle citate come forse genuine, sia dalle autorità del tempo che da quelle moderne, tre in particolare sono importanti:

The "Dear Boss" Letter, datata 25 settembre 1888 e ricevuta dalla Central News Agency il 27 settembre 1888, è la prima che riporta la firma "Jack lo Squartatore" (in inglese Jack the Ripper). La polizia non ritiene la lettera autentica e non dà altra rilevanza al caso.

The "Saucy Jack" postcard, ricevuta il 1º ottobre 1888, scritta in uno stile simile alla "Dear Boss" Letter. In questa cartolina, Jack lo squartatore menziona la futura uccisione di due vittime temporalmente vicine: "doppio evento questa volta". Il 30 ottobre 1888, nel giro di un'ora, vengono rinvenuti i corpi di due vittime, Elizabeth Stride e Catherine Eddowes.

The "From hell" letter, ricevuta il 16 ottobre 1888 da George Lusk, capo della Commissione di Vigilanza di Whitechapel. La lettera era accompagnata da una piccola scatola contenente la metà di un rene umano, conservato in alcol etilico. Uno dei reni della Eddowes era stato rimosso dal cadavere; il medico che ha esaminato il rene inviato con la lettera ha determinato una somiglianza con quello sottratto a Catherine Eddowes. La lettera ed il rene furono successivamente perduti, insieme ad altro materiale sul caso.

Teorie sull'identità dell'assassino
Sono state fatte innumerevoli congetture su chi possa essere stato il serial killer che terrorizzò la Londra vittoriana, alcune improbabili come quella che vede coinvolto il poeta e drammaturgo Oscar Wilde o lo scrittore Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson), l'autore di Alice nel paese delle meraviglie.

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