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giovedì 24 febbraio 2011

La scienza segreta di Hitler

La scienza segreta di Hitler  



Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli scienziati tedeschi realizzarono terribili armi di distruzione di massa, ma le loro invenzioni furono importanti anche per lo sviluppo di aerei e sonde spaziali.
Un'analisi delle armi e delle importanti invenzioni realizzate dagli scienziati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

ATOMICA
La cosiddetta atomica di Hitler o atomica nazista è una teoria secondo la quale la Germania nazista avrebbe sviluppato una bomba sporca nel 1945. Tale teoria è stata esposta dallo storico berlinese Rainer Karlsch, che nel marzo 2005 pubblicò un libro dal titolo Hitler's Bombe, in cui sosteneva di avere le prove riguardanti lo sviluppo di tale tecnologia da parte dei nazisti. L'arma in questione non sarebbe comunque una vera bomba atomica, ovvero un'arma di tipo nucleare, ma sarebbe più vicina a un'arma di tipo radiologico, una "bomba sporca" quindi; oppure un ibrido nucleare-radiologico, prodotto dalle ricerche errate sulla fusione.
Malgrado un programma nucleare tedesco fosse effettivamente in corso, non esistono prove conclusive che quest'arma sia effettivamente esistita. La teoria ha trovato ampio spazio sui mass media, che hanno sempre trovato una fonte di interesse le ipotetiche armi segrete di Hitler.


Sviluppo e test dell'arma
Secondo Karlsch un gruppo totalmente distaccato dal progetto nazista sull'atomica, controllato dalle SS, dal 1944-1945, studiò in una base in Turingia, una sorta di atomica minore, quasi sicuramente una bomba sporca (vedendo le differenze sullo standard della fissione e la costruzione dell'effettiva arma). Diverse centinaia di prigionieri di guerra sarebbero morti a causa dell'esposizione a radiazioni sul luogo dell'esplosione.


Prove pro e contro l'esistenza dell'arma
La prova principale delle teorie di Karlsch è l'esistenza di un brevetto per armi al plutonio del 1941.
Karlsch cita inoltre un testimone dell'esplosione di Ohrdruf e un altro dei corpi carbonizzati delle vittime. Egli sostiene anche di avere campioni radioattivi del terreno dei siti. Le testimonianze coincidono con quelle di Luigi Romersa che nel suo libro "Le armi segrete di Hitler" rivela di essere stato testimone oculare di un esperimento condotto nell'isola di Rügen, nel Mar Baltico. La testimonianza è stata ripetuta anche nel documentario "In missione per Mussolini" realizzato da History Channel. Al processo di Norimberga nel 1946, il ministro degli armamenti Albert Speer venne interrogato dai magistrati circa l'esplosione di Ohrdruf, nel tentativo di poterlo ritenere responsabile per quelle vittime.
Lo scrittore sostenne inoltre che vi sarebbero prove nelle parti ancora nascoste del programma nucleare tedesco sotto la guida di Kurt Diebner.Lo storico tedesco ha individuato anche il luogo dove il gruppo di ricerca guidato da Diebner, al centro sperimentale di Gottow, nei dintorni di Berlino, coperto dal segreto di Stato, riuscì a costruire un reattore nucleare tra il 1943 e il 1944 e addirittura ottenne sia pur per pochi minuti o ore una reazione a catena nell'autunno del 1944. I test condotti da fisici di una università tedesca confermerebbero la scoperta. È noto che Heisenberg non riuscì mai a costruire un reattore funzionante.
Nel febbraio 2006 sono stati eseguiti dei test in Turingia, per verificare la presenza anormale di un'alta radioattività nell'ambiente. I risultati sono stati resi pubblici dallo Physikalisch-Technische Bundesanstalt: sono stati rilevati livelli fuori norma di radiazioni, considerando che l'esperimento è stato effettuato nel 1944 e che non si trattò di una bomba atomica come quella di Hiroshima. Qualcuno, più per motivi ideologici che per evidenze scientifiche, ha cercato di minimizzare i risultati paragonandoli impropriamente agli alti livelli ancora presenti a Chernobyl, dopo l'incidente nel 1986 dimenticando le differenze tra i due eventi ed il fatto che Hiroshima dopo il bombardamento nucleare (6 agosto 1945) sia stata ricostruita esattamente dove era e che oggi vi abitino oltre 2 milioni di persone ad indicare il decadimento del livello di radioattività. La pubblicazione di questi risultati ha dato risalto alla tesi della esistenza di una "bomba sporca" tedesca che se fosse stata perfezionata e posizionata su una V2 avrebbe potuto provocare gravissimi danni agli Alleati.

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