Tabu' : Rifammi bella -S08-
Cosa significa per una donna essere bella? Sveliamo cosa sono disposte a fare le donne che ricorrono anche a misure estreme per raggiungere il loro ideale di perfezione corporea.
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Allungare gli arti, si può anche chirurgicamente
Aumentare la dimensione degli arti si può. E si arriva fino a un massimo di 10-12 centimetri. Ma è etico sottoporre all’intervento solo persone con malformazioni.
Ci sono casi in cui si è arrivati fino a 18 centimetri. L’allungamento degli arti con l'intervento chirurgico è possibile ma è da riservare esclusivamente a situazioni patologiche di una certa gravità. Abbiamo chiesto a professor Lanfranco del Sasso, past president della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot), di spiegare l'operazione.
Quanti centimetri si possono aggiungere alla propria altezza con l’intervento chirurgico di allungamento degli arti?
Oggi questo tipo di operazione, eseguita da mani esperte, ha ampie possibilità di successo e si può arrivare fino a 10-12 centimetri. Il paziente, se l'intervento non viene eseguito correttamente, rischia di rimanere con gli arti sproporzionati.
Chi può fare l’operazione?
Il trattamento è da riservare esclusivamente a situazioni patologiche di una certa gravità. Cioè è bene operare solo persone affette da gravi malformazioni. Un esempio è l’acondroplasia. Un disordine genetico che determina una forma di nanismo che colpisce solo gli arti. In pratica braccia e gambe che crescono notevolmente meno rispetto al resto del corpo. L’altezza da adulti raggiunge al massimo i 140 cm.
Come funziona l’intervento?
Si inserisce sull’arto un fissatore esterno simile all’apparecchio ideato da Ilizarov (l' ortopedico russo famoso per l’allungamento degli arti) che si tiene fin quando le ossa non avranno acquisito la giusta consistenza. In pratica il fissatore viene inserito alle estremità dell’osso e ne accresce la dimensione. Il tempo necessario all’allungamento è di circa due mesi, poi bisogna aspettare la riabilitazione. Questo alllungatore viene usato non solo per gli arti corti, ma anche per ricostruire ossa danneggiate da tumori benigni o maligni.
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