Quando si parla di Lapponia (in lingua sami, Sàpmi) si fa riferimento ad una regione geografico-culturale che occupa una fetta della Penisola scandinava, in un territorio esteso tra Norvegia, Svezia, Finlandia e una parte della penisola di Kola, in Russia.
Vi
abita la popolazione Sami su una superficie divisa amministrativamente
in 10 contee, di cui 4 in terra norvegese, 3 in Svezia, 2 in Finlandia
ed una sul suolo russo.
Ciò che rende questa regione speciale è sicuramente la forte connotazione semi-nazionale, che accomuna gli abitanti a prescindere dallo stato di appartenenza.
I parlamenti Sami presenti alle camere di Norvegia, Svezia e Finlandia (in Russia questa minoranza non è riconosciuta a livello politico) non producono alcuna particolare spinta per l’autonomia, come accade per altre culture regionali europee: il loro compito è quello di lavorare per la difesa del retaggio tradizionale della Lapponia, preservandolo affinché possa non scomparire mai.
Da un punto di vista linguistico, entro i confini regionali regna una notevole varietà: il sami è la lingua della regione, nella quale si parlano anche lo svedese, il norvegese, il finlandese e il russo.
Su una superficie complessiva di 388.350 kmq, in territorio lappone vivono 2.318.000 persone, di cui 70.000 appartenenti al popolo Sami.
Oltre ai canti popolari, i joik, questa terra è famosa perché rappresenta, secondo la tradizione europea, la patria di Babbo Natale.
Il villaggio di Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, attira ogni anno migliaia di turisti e curiosi, diventando la capitale assoluta di questa regione.
In tanti scelgono di trascorrervi il Natale, affascinati dall’atmosfera suggestiva che riesce a catturare l’attenzione dei bambini, ma anche dalla possibilità di divertirsi praticando gli sport invernali e ammirando il fenomeno dell’aurora boreale.
Nel 1996 un’area di questa regione, chiamata Laponia ed estesa in territorio svedese su quasi 10.000 kmq, è stata inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni dell’Umanità.
Ciò che rende questa regione speciale è sicuramente la forte connotazione semi-nazionale, che accomuna gli abitanti a prescindere dallo stato di appartenenza.
I parlamenti Sami presenti alle camere di Norvegia, Svezia e Finlandia (in Russia questa minoranza non è riconosciuta a livello politico) non producono alcuna particolare spinta per l’autonomia, come accade per altre culture regionali europee: il loro compito è quello di lavorare per la difesa del retaggio tradizionale della Lapponia, preservandolo affinché possa non scomparire mai.
Da un punto di vista linguistico, entro i confini regionali regna una notevole varietà: il sami è la lingua della regione, nella quale si parlano anche lo svedese, il norvegese, il finlandese e il russo.
Su una superficie complessiva di 388.350 kmq, in territorio lappone vivono 2.318.000 persone, di cui 70.000 appartenenti al popolo Sami.
Oltre ai canti popolari, i joik, questa terra è famosa perché rappresenta, secondo la tradizione europea, la patria di Babbo Natale.
Il villaggio di Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, attira ogni anno migliaia di turisti e curiosi, diventando la capitale assoluta di questa regione.
In tanti scelgono di trascorrervi il Natale, affascinati dall’atmosfera suggestiva che riesce a catturare l’attenzione dei bambini, ma anche dalla possibilità di divertirsi praticando gli sport invernali e ammirando il fenomeno dell’aurora boreale.
Nel 1996 un’area di questa regione, chiamata Laponia ed estesa in territorio svedese su quasi 10.000 kmq, è stata inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni dell’Umanità.
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