L'Impero Della Droga : Droghe Legali
Oggi molte persone utilizzano le pillole antidolorifiche a base di
ossicodone. Considerata come la droga per eccellenza del XXI secolo,
come si è diffusa e quali sono gli effetti che provoca?
INFOWEB
Sul web se ne trovano a volontà. Sono le sostanze stimolanti che gli
inglesi chiamano “legal highs”: non sono proibite, vengono usate per
andare un po' fuori di testa, si possono acquistare con un semplice clic
in miriadi di siti più o meno trasparenti. Il problema è che nascondono
parecchi pericoli, al di là della “legalità” sbandierata nel nome: Mark
Baron, un tossicologo dell'università di Lincoln in Inghilterra, ha da
poco scoperto che la maggioranza dei prodotti in vendita online non
contiene quello che promette e anzi, spesso dentro si trovano sostanze
illegali e quasi sempre pericolose.
TEST – Baron ha pensato a un test molto semplice. Si è messo davanti
al computer e nel giro di un paio d'ore, in pochi clic, ha comprato 7
prodotti su tre siti internet. Le sostanze vendute come “droghe legali”
vengono spacciate per prodotti per la ricerca chimica, sali da bagno,
integratori vegetali; dietro questo specchietto per le allodole però è
chiaro a tutti che si tratta di sostanze che poi l'acquirente userà non
per farsi un bagno, ma per procurarsi uno “sballo”. Tutto sul filo della
legalità e del detto e non detto, insomma. Quello che è poco ma sicuro,
stando alle analisi che Baron ha poi condotto sui prodotti acquistati, è
che dentro a questa roba non c'è quasi mai ciò che c'è scritto in
etichetta. «In sei prodotti su sette il contenuto era diverso dal
“principio attivo” dichiarato – spiega Baron –. Soprattutto, cinque
prodotti su sette contenevano sostanze pericolose come la
benzilpiperazina o suoi derivati, mescolati alla caffeina». La
benzilpiperazina, per molti l'alternativa all'ecstasy, non è infatti
legale ed è anche molto pericolosa: cocktail di questo farmaco assieme
ad altre sostanze hanno spedito al pronto soccorso più di un ragazzo
dopo una notte in discoteca.
PERICOLI – I dati raccolti da Baron, pubblicati su Drug Testing and Analysis ,
dimostrano che non c'è da fidarsi a comprare “droghe legali” online:
«La sensazione è che il mercato delle droghe legali sia un paravento per
smerciare prodotti illegali e rischiosi per la salute – dice Baron –. I
consumatori devono essere consapevoli dei pericoli a cui si espongono
acquistando queste sostanze online: l'etichetta o il nome del prodotto
non devono essere considerati “garanzie” di quel che c'è dentro, perché
quasi sempre sono ingannevoli. Anche la legge deve muoversi velocemente:
i miei dati dimostrano che il mercato illegale di sostanze trova sempre
nuovi canali per vendere i suoi prodotti, approfittando di ciò che
viene ritenuto “legale”». Quanto tutto questo sia pericoloso lo rivela
un recente rapporto dei Centers for Diseases Control di Atlanta, negli
Stati Uniti, ripreso anche dal nostro Istituto Superiore di Sanità: fra
il 13 novembre 2010 e il 31 marzo 2011 nello Stato del Michigan si sono
verificate 35 gravi intossicazioni provocate da prodotti venduti come
“sali da bagno” che in realtà contenevano droghe sintetiche. Una delle
vittime è morta, le altre sono state tutte ricoverate per gravi disturbi
neurologici, cardiovascolari e psichiatrici; tutti avevano inalato,
ingerito o si erano iniettati i “sali da bagno” acquistati online.
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