Ingegneria Estrema : Il Bay Bridge di Oakland
I sette milioni di abitanti della Baia di San Francisco hanno bisogno di un nuovo ponte a prova di terremoto ponte. L'infrastruttura più ambiziosa della California si trova ora a fianco del vecchio Bay Bridge, che collega San Francisco e Oakland da 68 anni. La previsione da parte degli ingegneri è di aprire questa magnifica struttura nel 2010. Appena il nuovo ponte sara' completato il vecchio ponte verra abbattuto. Un progetto estremamente ambizioso, dove contano gli sforzi di tutti. Un piccolo errore avrebbe conseguenze fatali sui termini di scadenze del progetto.
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Il San Francisco-Oakland Bay Bridge aprirà al traffico nel 2013 e passerà alla storia per essere uno dei ponti più costosi al mondo, ma anche per il fatto che, costruito in parte in Cina, rappresenta una sorta di macchia sull’orgoglio americano in fatto di edilizia. Il costo complessivo di 7,2 miliardi di dollari sarebbe stato infatti ancora più caro di almeno 400 milioni di dollari se non si fosse utilizzato l’acciaio cinese.
A vincere la gara di appalto, nel 2006, per costruire il ponte che rimpiazzerà la struttura attualmente esistente (danneggiata dal terremoto del 1989) è stata la joint venture tra le società American Bridge e Fluor Enterprises che ha appunto scommesso sull’acciaio cinese per tenere i prezzi più bassi della concorrenza.
La Cina, che è il maggiore produttore di acciaio al mondo, sta avanzando sempre più prepotentemente nel settore dell’edilizia come dimostra il terminal dell’aeroporto di Pechino costruito appositamente per i Giochi Olimpici, la costruzione da parte di società cinesi di miniere di rame in Congo, appartamenti lussuosi in Arabia Saudita e linee ferroviarie ad alta velocità in Brasile.
A New York in particolare sono cinesi le società che stanno facendo i lavori di ristrutturazione alla metropolitana, rinnovando il ponte Alexander Hamilton che connette Harlem al Bronx e costruendo la nuova linea stazione metropolitana dalla linea Metro-North vicina allo stadio degli Yankee.
Alla notizia del subappalto alla Cina per le forniture di acciaio per il ponte Bay Bridge, i sindacati americani che proteggono i lavoratori dell’industria dell’acciaio hanno accusato la California di sottrarre lavoro agli operai americani per darlo ai cinesi e hanno sollevato dubbi sulla qualità dell’acciaio cinese. Ma i funzionari californiani e i dirigenti delle società americane che avevano precedentemente utilizzato acciaio cinese hanno ribadito la sicurezza e la qualità del metallo prodotto e lavorato nel gigante asiatico. La California ha addirittura deciso di non fare richiesta dei fondi federali per la costruzione del ponte per evitare di ritrovarsi costretta all’acquisto di materie prime e semilavorato made in U.S.A. molto più costosi.
Parlando di Zhenhua, la società cinese a cui si appoggia la joint venture americana, Brian Petersen, che dirige il progetto del Bay Bridge ha detto in un’intervista al New York Times che “Non credo che l’industria manifatturiera americana avrebbe potuto mettere assieme un progetto simile. La maggior parte delle nostre società non ha a disposizione le stesse strutture degli stabilimenti cinesi, gli stessi macchinari e la liquidità finanziaria. Senza contare che Zhenhua si occupa pure del trasporto dell’acciaio fino ai nostri porti”.
Sono in tutto 3.000 i dipendenti di Zhenhua che lavorano al progetto del ponte californiano. Cinesi sono le arcate del ponte Bay Bridge e l’acciaio utilizzato, mentre l’assemblaggio del ponte e il cemento su cui scorrerà il traffico saranno americani.
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