Quando Olivetti Invento' Il PC
La Programma 101 della Olivetti, il primo personal computer della storia, era in grado di fare le quattro operazioni e la radice quadrata. Ben lontana dunque dalle prestazioni offerte da pc, mac e Ipad. Rivoluzionaria, però, se confrontata con il suo anno di nascita: il 1962. Per la prima volta un calcolatore poteva essere tenuto sulla scrivania, utilizzato da chiunque e aveva un prezzo relativamente contenuto rispetto agli enormi e quasi inaccessibili computer in vendita fino a quel momento.
Una rivoluzione tutta italiana realizzata, per la Olivetti, dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto e dal suo staff di ricerca. Per ripercorrere le tappe di questa invenzione che ha cambiato il mondo, History propone per la prima volta il documentario “Quando Olivetti inventò il pc” .
Il docufilm, prodotto da Zenit Arti Audiovisivi e Les Films D’Ici, propone materiale d’archivio inedito e testimonianze dei protagonisti ed è stato realizzato da Alessandro Bernard e Paolo Ceretto: “Il nostro interesse nei confronti della P101 è nato dopo aver letto un breve articolo che sosteneva che il primo Personal Computer era nato in Italia, all’Olivetti. Da quella lettura e dall’esigenza di raccontare quelle storie che spesso rimangono ai margini siamo partiti con le ricerche: abbiamo contattato i progettisti, ricercato negli archivi, raccolto testimonianze fino a ridefinire i contorni di una storia sconosciuta, appassionante e, per certi versi, incredibile”.
Nel 1962 il gruppo di Perotto mise a punto la Programma 101 per conto dell’azienda di Adriano Olivetti, leader incontrastata nel settore delle macchine da scrivere meccaniche e delle calcolatrici. Una sfida per il mondo intero, un modo diverso di concepire un calcolatore utilizzabile da chiunque e non necessariamente da un tecnico programmatore.
Tre anni dopo, nel 1965, dopo aver subito una pesante crisi finanziaria, la Olivetti presentò la macchina di Perotto al Bema Show di New York, una delle più importanti esposizioni di prodotti per ufficio a livello mondiale, dove riscosse un successo strepitoso. Davanti allo stand italiano si formarono file interminabili e la stampa americana definì il prototipo “the first desk top computer of the world”. In pochi anni vennero piazzati circa 44.000 esemplari in tutto il mondo. La maggior parte degli acquirenti si trovava negli Usa. Nel nostro Paese, infatti, in pochi avevano realizzato il potenziale rivoluzionario del nuovo dispositivo. Forse neanche la stessa Olivetti che continuò a prediligere la strada della meccanica, relegando la 101 a un posto di secondo ordine rispetto agli altri prodotti.
Almeno fino a quando la società statunitense Hewlett Packard acquistò un centinaio di esemplari Olivetti e, poco dopo, violò il brevetto della Programma 101 lanciando sul mercato l’HP9100. Per questo l’HP venne condannata a risarcire l’azienda di Ivrea con 900 mila dollari.
STREAMING
0 commenti:
Posta un commento