giovedì 31 maggio 2012
Megastrutture - Una tenda da record
Andiamo ad Astana, capitale del Kazakistan, dove l'architetto Norman Foster, aiutato da alcuni brillanti ingegneri, è riuscito a costruire la più grande tenda del mondo.
Megafabbriche - La metro del futuro
La costruzione della carrozza metropolitana R-160 inizia a San Paolo,in Brasile. Poi,a Hornell è assemblata e portata a New York,dove ogi giorno trasporta milioni di passeggeri.
Megastrutture - Trita acciaio
E' un'enorme macchina che occupa lo spazio di una fabbrica. In un'ora riduce 450 auto in un blocco di metallo,mentre ogni anno dalla sua bocca escono 9 tonnellate di acciaio riciclato.
WWII La guerra degli Italiani
1940-1945: cinque anni di scontri, bombardamenti a
tappeto, massacri di civili innocenti. Cinque anni di illusioni
imperiali e di delusioni nazionali. La guerra degli italiani che diventa
guerra tra italiani. E poi, alla fine, un’Italia diversa.
In occasione del settantesimo anniversario dell’entrata in guerra del nostro Paese, History Channel propone un vero e proprio tuffo nel passato per capire come i nostri nonni e padri vissero e sentirono quel conflitto. Prodotto da Wilder per Fox Channels Italy, con la regia di Davide Savelli, WORLD WAR II – LA GUERRA DEGLI ITALIANI racconta in cinque episodi il conflitto attraverso una nuova prospettiva.
Con filmati amatoriali inediti e materiali d’archivio italiani e internazionali, la serie propone infatti la storia dei grandi eventi raccontata dal basso, attraverso le parole della gente comune che ne fu protagonista.
La serie ripercorre le fasi del conflitto attraverso le testimonianze dirette dei sopravvissuti, i diari e le lettere di chi partecipò attivamente a quegli eventi. World War II – La Guerra degli Italiani presenta infatti nove storie di ufficiali, soldati semplici, partigiani, repubblichini, spie ed infermiere che fanno da filo conduttore all’intero racconto.
Puntata 1 - Il battesimo del fuoco
l 10 giugno 1940, l'Italia entra in guerra. Ugo Foschini combatte contro la flotta britannica, la crocerossina Antonia assiste i feriti e l'ufficiale Antonio Ayroldi è in Nord Africa.
Puntata 2 - A un passo dalla vittoria
Hitler invade l'URSS e Mussolini partecipa con l'invio di soldati, fra cui Alfonso Felici e l'ufficiale Gualtiero Fedrigoni. Intanto, in Italia si soffre per il razionamento del cibo.
Puntata 3 - Un brusco risveglio
Nel 1942, Antonio Ayroldi ed Enzo Petrignani combattono lo scontro di El Alamein, mentre l'alpino Alfonso Felici e l'ufficiale Gualtiero Fedrigoni subiscono la controffensiva sovietica.
Puntata 4 - La guerra in casa
Dopo l'8 settembre 1943 l'Italia è nel caos. Enzo Petrignani viene deportato in un lager in Polonia. A Torino Giuseppe Sajeva, di origine ebraica, fugge per salvarsi e si unisce ai partigiani.
Puntata 5 - La resa dei conti
In un lager, Enzo Petrignani tenta di sopravvivere. Il volontario fascista Marco Janni combatte sulla Linea Gotica, dove, sul versante opposto, c'è il comandante partigiano Domenico Tittarelli.
In occasione del settantesimo anniversario dell’entrata in guerra del nostro Paese, History Channel propone un vero e proprio tuffo nel passato per capire come i nostri nonni e padri vissero e sentirono quel conflitto. Prodotto da Wilder per Fox Channels Italy, con la regia di Davide Savelli, WORLD WAR II – LA GUERRA DEGLI ITALIANI racconta in cinque episodi il conflitto attraverso una nuova prospettiva.
Con filmati amatoriali inediti e materiali d’archivio italiani e internazionali, la serie propone infatti la storia dei grandi eventi raccontata dal basso, attraverso le parole della gente comune che ne fu protagonista.
La serie ripercorre le fasi del conflitto attraverso le testimonianze dirette dei sopravvissuti, i diari e le lettere di chi partecipò attivamente a quegli eventi. World War II – La Guerra degli Italiani presenta infatti nove storie di ufficiali, soldati semplici, partigiani, repubblichini, spie ed infermiere che fanno da filo conduttore all’intero racconto.
Puntata 1 - Il battesimo del fuoco
l 10 giugno 1940, l'Italia entra in guerra. Ugo Foschini combatte contro la flotta britannica, la crocerossina Antonia assiste i feriti e l'ufficiale Antonio Ayroldi è in Nord Africa.
Puntata 2 - A un passo dalla vittoria
Hitler invade l'URSS e Mussolini partecipa con l'invio di soldati, fra cui Alfonso Felici e l'ufficiale Gualtiero Fedrigoni. Intanto, in Italia si soffre per il razionamento del cibo.
Puntata 3 - Un brusco risveglio
Nel 1942, Antonio Ayroldi ed Enzo Petrignani combattono lo scontro di El Alamein, mentre l'alpino Alfonso Felici e l'ufficiale Gualtiero Fedrigoni subiscono la controffensiva sovietica.
Puntata 4 - La guerra in casa
Dopo l'8 settembre 1943 l'Italia è nel caos. Enzo Petrignani viene deportato in un lager in Polonia. A Torino Giuseppe Sajeva, di origine ebraica, fugge per salvarsi e si unisce ai partigiani.
Puntata 5 - La resa dei conti
In un lager, Enzo Petrignani tenta di sopravvivere. Il volontario fascista Marco Janni combatte sulla Linea Gotica, dove, sul versante opposto, c'è il comandante partigiano Domenico Tittarelli.
Mattatoio Cassino - Anniversario La Battaglia di Cassino
L’Abbazia benedettina di Montecassino, a metà strada fra Roma e Napoli, fu uno dei maggiori monumenti dell’intera cristianità. Durante la Seconda Guerra Mondiale le Forze Alleate decisero di bombardare con violenza inaudita l’Abbazia. Uno scontro che provocò una delle peggiori stragi della Seconda Guerra Mondiale: 50.000 perdite fra il contingente multinazionale delle Forze Alleate e 20.000 soldati tra tedeschi e più di migliaia di civili italiani, nel corso di combattimenti che durarono fino a primavera inoltrata.
Conquistare Montecassino era veramente necessario per liberare la strada verso la conquista di Roma? Perché lo sbarco ad Anzio non evitò il bagno di sangue di Montecassino? Perché le forze alleate non puntarono subito su Roma?
Una narrazione avvincente per ricostruire tutti i retroscena politico-militari nascosti dietro il clamoroso stallo della campagna militare anglo-americana in Italia nell’inverno del 1944, i drammatici errori dei comandi e le reciproche diffidenze nello schieramento alleato.
martedì 29 maggio 2012
Archimede La Scienza Secondo Italia 1
Perché mai gli scienziati devono essere noiosi? Chi l'ha detto che la storia è soporifera? Le nuove tecnologie sono per forza rebus incomprensibili?
Italia 1 rivoluziona il concetto di divulgazione scientifica e sperimenta in prima serata la scienza che diverte. Da domenica 27 maggio 2012 alle ore 21.30 debutta "Archimede", il nuovo programma rivolto a tutta la famiglia che guiderà lo spettatore nel labirinto del sapere. Con un linguaggio ironico e leggero, ma allo stesso tempo preciso e competente.
In un eccentrico laboratorio, la Iena Niccolò Torielli vestirà i panni di uno scienziato sui generis che illustrerà, con esperimenti spesso riproducibili anche tra le mura domestiche, l'incredibile fascino della scienza.
Ma "Archimede" uscirà anche dal suo laboratorio-studio per proporre reportage, interviste e documentari di produzione internazionale.
Megafabbriche : Riva
Negli anni ’50 e ’60 la megafabbrica della Riva di Sarnico, sotto la guida di Carlo Riva, costruì barche che all’epoca furono considerate tra le più belle del mondo. Dopo una serie di nuove gestioni e una crisi finanziaria che ha rischiato di decretare la morte del marchio, la Riva è stata acquisita da uno dei più importanti costruttori di imbarcazioni di lusso, il Gruppo Ferretti, guidato da Norberto Ferretti. La sfida dell’imprenditore negli ultimi 10 anni è stata quella di ridare vita al marchio cercando di produrre barche dotate dello stessa eccezionale qualità e fascino di quelle create da Carlo Riva. In un mondo che ormai vive di tecnologie all’avanguardia più che di perizia artigianale, Ferretti ha creato un nuovo modello: l’Aquariva,ispirato al famoso Aquarama del 1962. Con i suoi 10,1 metri il nuovo Aquariva è un lussuoso concentrato di vetroresina, mogano, cromo, acciaio e alluminio che vanta due motori con la stessa potenza di un’auto di F1. Riuscirà l’Aquariva a resuscitare i fasti del passato, e a diventare una nuova icona del 21° secolo? La prima prova sarà superare il rigoroso scrutinio del più severo di tutti i giudici: il grande Carlo Riva in persona.
lunedì 28 maggio 2012
Australia,un'estate da Squali
In Australia, gli attacchi degli squali verso pescatori i bagnanti aumentano sempre di piu'. Grazie alle immagini e alle testimonianze dei sopravvissuti, cosa e' possibile fare per porre fine al problema?
Cassino 9 mesi all'inferno
Attraverso la ricostruzione della Battaglia di Cassino, tentiamo di capire quali furono i retroscena politico-militari nascosti dietro lo stallo della campagna militare anglo-americana in Italia nel 1944.
Con battaglia di Montecassino si fa riferimento ad una serie di quattro battaglie combattute durante la seconda guerra mondiale dalle forze Alleate con l'intenzione di fare breccia nella Linea Gustav, assediare Roma e collegarsi con le forze alleate che rimanevano confinate nella zona di Anzio, dopo l'operazione Shingle. Il teatro delle operazioni, che impegnò i due eserciti dal gennaio al maggio del 1944, comprendeva la città di Cassino, la valle del Liri e i rilievi che portano all'Abbazia di Montecassino, per una area di 20 km².
James Cameron : Sfida negli abissi
James Cameron ripercorre i momenti più emozionanti della sua straordinaria esplorazione nella Fossa delle Marianne. Una vera e propria sfida agli abissi che lo ha portatore cerso il centro della Terra.
La fossa delle Marianne è la fossa oceanica conosciuta come la più profonda al mondo. È localizzata sul fondo dell'oceano a nord-ovest dell'oceano Pacifico, ad est delle isole Marianne, a 11° 21' nord di latitudine, e 142° 12' est di longitudine, vicino al Giappone. La fossa è delimitata dall'incontro di due placche tettoniche, in una zona di subduzione, dove la placca del Pacifico si insinua sotto la placca delle Filippine. La fossa forma un leggero arco lungo circa 2.500 km. Il punto più profondo si trova a 10.994 metri sotto il livello del mare (per un raffronto si pensi che il monte Everest misura 2.146 metri in meno di tale misura).
L'immersione del Deepsea Challenger
Nel 2012 è stata organizzata una nuova immersione con il sommergibile Deepsea Challenger costruito da un'equipe australiana con la collaborazione dello Scripps Institution of Oceanography, del Jet Propulsion Laboratory e della Università di Hawaii. Il regista James Cameron il 26 marzo 2012 si è immerso raggiungendo con successo il fondo della fossa. Cameron è così diventato il terzo uomo nella storia a compiere l'impresa, il primo in solitaria. La spedizione ha il compito di raccogliere campioni e filmare l'ambiente circostante.
Con lo stesso veicolo il 7 marzo 2012 il regista aveva effettuato un'immersione di prova nella New Britain Trench (Isole Salomone), ad oltre 8000 metri di profondità.
domenica 27 maggio 2012
La battaglia della Somme
Nel 1916 l'attacco inglese sulla Somme contro i tedeschi finì in una catastrofe. Solo durante il primo giorno oltre 60mila soldati inglesi finirono massacrati. Quali furino le cause?
La battaglia della Somme del 1916 fu una delle più grandi battaglie della prima guerra mondiale con più di un milione fra morti, feriti e dispersi. Fu il primo teatro bellico a vedere l'utilizzo del carro armato.
Gli eserciti britannico e francese tentarono di spezzare le linee tedesche lungo un fronte di 40 chilometri a nord e a sud del fiume Somme nella Francia settentrionale. Uno degli scopi della battaglia era quello di attirare forze tedesche impegnate nella battaglia di Verdun, tuttavia alla fine le perdite sulla Somme avrebbero sopravanzato quelle di Verdun.
« Non è azzardato affermare che le fondamenta della vittoria finale sul fronte occidentale vennero poste dall'offensiva sulla Somme del 1916. » | |
(Sir James Edmonds, storico britannico)
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L'Europa,l'inizio della fine (I sei mesi che cambiarono il mondo)
Nel 1919 le nazioni vincitrici della Prima Guerra Modiale si riunirono a Parigi per scrivere i trattati di pace. Ma provocarono il risentirmento della Germania,che di lì a poco,si sarebbe vendicata.
Il trattato di Versailles sancì la nascita della Società delle Nazioni, uno dei Quattordici Punti del presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson. La Società delle Nazioni era un'organizzazione intergovernativa con lo scopo di arbitrare i conflitti tra le nazioni prima che si arrivasse alla guerra. Il suo statuto, la Convenzione della Società delle Nazioni, occupava i primi 26 articoli del trattato di Versailles.
Tra le disposizioni previste dal trattato di Versailles c'era la perdita delle colonie e di territorio da parte della Germania. La lista di ex province tedesche che cambiarono appartenenza comprende:
- l'Alsazia-Lorena, restituita alla Francia;
- lo Schleswig settentrionale, fino a Tondern nello Schleswig-Holstein, alla Danimarca (in seguito a un plebiscito);
- gran parte della Posnania e della Prussia occidentale e parte della Slesia alla Polonia;
- la città di Danzica con il delta della Vistola sul mar Baltico, venne resa Città libera di Danzica, sotto l'autorità della Società delle Nazioni e della Polonia.
Il trattato di Versailles oltre ad abolire la coscrizione per la Germania, pose anche grosse limitazioni alle forze armate tedesche, che non dovevano superare le 100.000 unità.
Il trattato stabilì una commissione che doveva determinare le esatte dimensioni delle riparazioni che dovevano essere pagate dalla Germania. Nel 1921, questa cifra fu ufficialmente stabilita in 33 miliardi di dollari. I problemi economici che questi pagamenti comportarono sono spesso citati come la principale causa della fine della Repubblica di Weimar e della ascesa di Adolf Hitler, che inevitabilmente portò allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Gli Stati Uniti d'America non ratificarono mai il trattato. Le elezioni del 1918 avevano visto la vittoria del Partito Repubblicano, che prese il controllo del Senato e bloccò due volte la ratifica (la seconda volta il 19 marzo 1920), alcuni favorivano l'isolazionismo e avversavano la Società delle Nazioni, altri lamentavano l'eccessivo ammontare delle riparazioni. Come risultato, gli Stati Uniti non si unirono mai alla Società delle Nazioni e in seguito negoziarono una pace separata con la Germania: il trattato di Berlino del 1921, che confermò il pagamento delle riparazioni e altre disposizioni del trattato di Versailles ma escluse esplicitamente tutti gli articoli correlati alla Società delle Nazioni.
Viaggio al centro della Terra
Grazie alle immagini realizzate dalla computer grafica,partiamo per un viaggio che ci porterà nei luoghi più remoti del pianeta. Strato dopo strato,avviciniamoci al centro della Terra per svelare le sue origini.
Porsche : Da Hitler alla Supercar
Dai trionfi sulle piste alla prigione,ripercorriamo la storia di Ferdinand Porsche,spesso definito come "l'ingegnere degli ingegneri" che collaborò con il regime nazista per creare "l'automobile del popolo.
Ferdinand Porsche (Maffersdorf, 3 settembre 1875 – Stoccarda, 30 gennaio 1951) è stato un ingegnere e imprenditore austriaco, noto per aver fondato la casa automobilistica Porsche e aver creato, su richiesta di Adolf Hitler, il modello conosciuto come Maggiolino, da cui nascerà la Volkswagen.
Ferdinand Porsche nasce nel 1875 a Maffersdorf, Boemia settentrionale, a quel tempo sotto l'impero austro-ungarico di Francesco Giuseppe, in una famiglia cattolica, ma di costumi calvinisti.
Dopo aver frequentato la Staatsgewerbeschule, scuola professionale, a Reichenberg, nel 1898 si trasferisce nella Vienna della belle époque. Qui lavora prima presso la Béla Egger Electrical company e poi presso la Jakob Lohner & C, che produceva carrozze per la casa imperiale, oltre che per i reali di Norvegia, Svezia e Romania. "Il momento è cruciale: a cavallo del secolo l'Europa è in una fase di forte modernizzazione e l'automobile è sul punto di spiccare il volo per diventare uno strumento della vita quotidiana"[1]; trampolino di lancio fu l'Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove venne presentata l'automobile elettrica Lohner-Porsche (anche se si trattava più che altro di un progetto ibrido), che diede grande fama all'ingegnere austriaco.
Nell'aprile del 1931 con l'apertura dello studio "Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH" a Stoccarda, nasce il nucleo originario dell'azienda Porsche.
Tre anni dopo si colloca l'avvento al potere in Germania di Adolf Hitler. Uno dei progetti del Führer prevedeva la creazione di una "macchina del popolo" (in tedesco Volkswagen), che non costasse più di 1000 marchi, in modo da essere alla portata dello stipendio di un operaio, che a quel tempo si aggirava in media intorno ai 130 - 200 marchi mensili.
Hitler espose tale progetto a Porsche, iscritto al partito nazista più per convenienza che per convinzione[2]. Quattro anni dopo, nel 1938, Porsche realizzò il modello conosciuto come Maggiolino, la cui produzione diede il via all'odierna casa automobilistica.
Nel corso della seconda guerra mondiale progettò il carro VK 3001 (P), ordinato in tre prototipi, l'unico dei quali fu prodotto nell'ottobre del 1941, e il carro PzKpfw VI Ausf P (SdKfz 181 Ausf P), di cui furono costruiti 90 scafi, successivamente utilizzati per il cacciacarri Elefant, detto anche Ferdinand in onore di Porsche.
Al termine della seconda guerra mondiale scontò 20 mesi di prigionia in Francia con l'accusa di collaborazionismo, ma, grazie all'intervento di Pietro Dusio (il quale pagò la cauzione in cambio del progetto della nuova Cisitalia da Formula 1),[senza fonte] poté fondare a Gmund (Austria) una fabbrica di automobili che portava il suo nome: era il 1948. Ritornò nella sua Stoccarda pochi anni dopo, dove morì di infarto il 30 gennaio 1951.
Dal 1987 è stato inserito nella Automotive Hall of Fame.
Vita privata
Dalla moglie Aloisia Johann Kaes ebbe due figli, Louise (1904 - 1999) e Ferdinand Anton Ernst (1909 - 1998), detto "Ferry", che lo accompagnò e sostituì alla guida dell'azienda. Alla sua morte il vecchio Ferdinand divise equamente il patrimonio tra i due, scelta che venne così commentata dal figlio: "Sarebbe stato più giusto se mio padre avesse seguito l'esempio dei Rothschild: uno prende la responsabilità, l'altro esegue le decisioni".
Dal matrimonio della figlia Louise con l'avvocato viennese Anton Piëch nacquero quattro figli, Ernst, Louise, Ferdinand, nominato nel 1999 manager automobilistico del secolo, e Hans-Michel; in questo modo il nucleo familiare si distinse in due rami, Porsche e Piëch appunto.
mercoledì 23 maggio 2012
Megafabbriche : Montagne Russe
Dall'ideazione alla costruzione della struttura, seguiamo le diverse fasi di realizzazione delle montagne russe per analizzare quali sono le difficolta' che i tecnici devono superare.
Con l'espressione montagne russe (talvolta dette anche ottovolante) si intende un'installazione tipica dei luna park e dei parchi di divertimento. Consiste in una sorta di ferrovia in miniatura, il cui tracciato è composto da repentine salite e discese, curve paraboliche e, nelle tipologie più moderne, anche evoluzioni particolari. Il treno, composto unicamente da sedili e protezioni per gli ospiti, sfreccia a gran velocità sul percorso, portando, in alcuni modelli, gli ospiti anche a "testa in giù". Le montagne russe sono le attrazioni simbolo dei parchi di divertimento, sia per la loro imponenza, sia per la loro capacità di attrazione verso una grande fascia di ospiti.
Nome
L'espressione montagne russe è usata nei paesi di lingua neolatina e deriva dalle prime strutture conosciute costruite in Russia. Nei paesi anglosassoni invece si usa il nome di Roller Coaster usato talvolta anche nei parchi divertimento italiani.[1] Ironicamente in russo, le montagne russe vengono chiamate amerikànskije gòrki (американские горки), ovvero "colline americane".
http://it.wikipedia.org/wiki/Montagne_russe
Megafabbriche : Agusta MV
Entriamo nella fabbrica di Varese,dove viene prodotta la leggendaria motocicletta Agusta MV. Il nuovo design e gli innovativi processi di costruzione le ridaranno la gloria che aveva in passato?
La MV Agusta F4 è una motocicletta prodotta dalla casa motociclistica MV Agusta dal 1998, derivata dal prototipo Cagiva F4 del 1995.
Il contesto
La nuova MV Agusta, progettata da Massimo Tamburini per la Cagiva, proprietaria del marchio, doveva essere una moto italiana al 100%, e quindi anche il motore venne progettato ed è tuttora costruito in Italia. Il motore nacque subito con le valvole radiali, il cambio estraibile, la distribuzione non laterale ma centrale con comando a catena.Per produrre la F4 lo stabilimento di Schiranna venne convertito alla produzione dei soli motori, mentre l’assemblaggio si svolgeva nello stabilimento di Cassinetta di Biandronno. Successivamente, con la cessione dello stabilimento Husqvarna al gruppo BMW, tutta la produzione è ritornata nello stabilimento di Schiranna.
Storia
Questo quadricilindrico da 750 cm³ (negli anni successivi portato a 910 cm³ e 1000 cm³) venne inserito in un telaio a traliccio di tubi. Le prime F4 prodotte erano di 750 c.c. ed in versione Serie Oro, così denominate perché era stato fatto largo uso di materiali leggeri quali il magnesio ed il carbonio, a questo modello seguì la prima versione S che sostituiva al carbonio la plastica e al magnesio l'alluminio.A questo modello fece seguito nel 2000 il modello S 1+1, la versione S con la presenza sul codino di una piccola sella passeggero, due pedane poggiapiedi per il passeggero ed un ammortizzatore ritarato per un eventuale uso in due.
A fine 2001 fu presentata la versione Ev 02 che proponeva diverse modifiche in varie parti della moto ed un motore con piccole migliorie, furono risolti i problemi di alte temperature di esercizio delle prime serie.
Nel 2003 venne prodotta la versione Ev 03 che si distingueva per una diversa colorazione dei cerchi, ma sotto la carena nascondeva importanti modifiche al propulsore, che regalavano 11 CV in più, oltre ad un comportamento molto più brillante reso possibile anche dall'albero motore alleggerito di quasi 1,5 kg
Nel 2004 fu presentata la versione 1000 c.c. La moto manteneva telaio, misure caratteristiche, carena e strumentazioni della versione 750c.c. ma presentava un motore di diversa cubatura, la scomparsa della gomma 120/65 anteriore a favore di un 120/70, ed un monoammortizzatore posteriore nuovo per poter reggere la maggiore potenza della moto.
Nel 2005 viene presenta la versione F4 Tamburini prodotta solo in 300 esemplari con targhetta numerata serigrafata su oro, costituita da carbonio e titanio con aspirazione a geometria variabile per la prima volta adottata su una moto.
Nel 2006 venne presentata la F4 1000 R, con modifiche al motore e soprattutto alla ciclistica, che vedeva aggiornato in particolar modo l'impianto frenante, dotato ora all'anteriore di pinze radiali Brembo.
Sempre nello stesso anno viene presentata la versione CRC costruita in pochi esemplari destinati al mondo delle corse adottando come sulla Tamburini l'aspirazione a geometria variabile, un airbox più capiente e una frizione antisaltellamento più pregiata unita ad un cambio più performante e una potenza aumentata di 10 CV raggiungendo la velocità di punta di 308 km/h e distinguibile per alcuni particolari in oro come i cerchi marchesini e le reti delle prese d'aria oltre che alla targhetta riportante la sigla CRC.
Nel 2007 fu il momento della F4 1000 R 312, così chiamata in quanto è la moto di serie più veloce al mondo, che riesce a raggiungere i 312 km/h.
Nel 2009 ci fu anche una serie speciale intitolata a Claudio Castiglioni (A Claudio Castiglioni dobbiamo moto uniche, pietre miliari di stile, prestazioni, eleganza, sportività: Cagiva Elefant e Mito, Ducati 916 e Monster, MV Agusta F4 e Brutale)prodotta in 100 esemplari con la particolarità di sviluppare 200Cv , impianto di scarico in titanio e carene interamente in carbonio.
L'ultimo modello è l'F4 312 RR 1078, con una cubatura superiore a 1000 c.c. In produzione rimane comunque la F4 312 R, con cilindrata contenuta nei 1000 c.c.
Nel 2010 è uscita la nuova versione, con interventi estesi in tutte le componenti, con un aumento delle prestazioni e una riduzione di costo.
martedì 22 maggio 2012
Maestri Di Sopravvivenza : Cibo
Les Stroud, Bear Grylls, Cody Lundin, Dave Canterbury, Mykel e Ruth Hawke sono i maestri di sopravvivenza per eccellenza.
Sono coloro che hanno sfidato le situazioni più estreme e sono sopravissuti per raccontarcelo.
“Maestri di sopravvienza” esplora situazioni al limite e a tutti i temerari appassionati della vita outdoor offre consigli su come accendere un fuoco, costruire un riparo di fortuna, andare alla ricerca di cibo e acqua e trasformare le risorse naturali e le attrezzaturedi base in strumenti utili.
martedì 15 maggio 2012
Megafabbriche : Fuochi D'Artificio
La Howard and Sons, azienda australiana, costruisce fuochi d'artificio da circa un secolo. Ora il comando è passato ad una nuova generazione che tenta di realizzare idee innovative.
I fuochi d'artificio sono sostanze chimiche in grado di dar luogo a reazioni di esplosione; essi vengono lanciati da terra in aria e sono accompagnati da fenomeni luminosi e sonori e, in genere, da produzione di fumo. Normalmente i fuochi artificiali producono quattro "effetti primari":
- luce
- rumore
- fumo
- materiale solido in combustione che cade lentamente (es.: striscioline, coriandoli, etc.).
I fuochi pirotecnici sono generalmente impiegati per intrattenimento, eventi e feste, soprattutto per l'effetto visivo/sonoro che spesso viene amplificato dall'ambiente, come accade nello spazio antistante ad uno specchio d'acqua o nei pressi di monumenti, rovine, anfiteatri, piazze, vallate o particolari conformazioni naturali.
Il materiale pirotecnico è generalmente classificato come esplosivo e la sua produzione, trasporto e uso sono regolati dalla legge italiana e soggetto a severe normative di sicurezza.
La composizione degli esplosivi dei fuochi artificiali varia a seconda dell'utilizzo:
- esplosivi di lancio, costituiti essenzialmente da polvere nera per cariche di lancio e razzi, per inneschi, micce e spolette;
- esplosivi "fulminanti", destinati alla confezione di tutti i fuochi che producono scoppi violenti accompagnati o no da lampi di luce;
- esplosivi di "spaccata", usati per i fuochi che, raggiunta una carica di lancio, debbono spaccarsi proiettando violentemente una rosa di colori.
I fuochi d'artificio sono detti "da terra", "aerei" o "d'acqua" a seconda di dove vengono usati.
Ai grandi fuochi pirotecnici aerei si affiancano i fuochi di piazza, aerei o da terra, di bassa potenza e con la postazione di lancio posizionata nel luogo da cui i fuochi vengono osservati, e altre composizioni minori, con piccoli giochi pirotecnici montati su strutture particolari o anche le "batterie d'onore", che sono legate a particolari manifestazioni del folclore, come, ad esempio, il ballo della pupa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fuochi_d%27artificio
domenica 13 maggio 2012
Carcere duro S01
La serie in sei puntate affronta un tema di scottante rilevanza sociale e si presenta come un’ottima analisi e un buon spunto di riflessione
sulle condizioni fisiche e mentali in cui vivono i detenuti. Si legge in questa nota stampa. “Carcere duro” racconta la cruda realtà dietro le
sbarre: dallo Spring Creek Correctional Centre, in Alaska, tristemente noto per essere la prigione più infida, al Pendleton Correctional Facility,
spietata struttura ad alta sicurezza. Dall’esterno la vita in carcere sembra basata sull’estrema disciplina, i detenuti sono sotto stretta
sorveglianza e vengono accompagnati dentro e fuori le celle. Ma dietro questa routine si cela un violento mondo sotterraneo e ogni
giorno i detenuti lottano per la sopravvivenza.
Ep.1 'Alaska' - Spring Creek Correctional Centre, Alaska: da qui i detenuti possono ammirare il paesaggio idilliaco di
uno dei piu' bei parchi nazionali d'America.
Ep.2 'Indiana' - Il Pendleton Correctional Facility in Indiana e' stato pensato per ospitare i criminali piu' violenti:
questo programma ci spiega come.
Ep.3 'Washington' - Entriamo nel carcere della contea di Spokane dove, con un agente ogni quattro detenuti, le forze di
polizia sono messe a dura prova.
Ep.4 'Tennessee' - Nel carcere della Contea di Shelby, gang rivali e merci di contrabbando alimentano la guerra
fra i detenuti e le forze di sicurezza.
Ep.5 'Ohio' - Scopriamo la cruda realta' della vita carceraria grazie ad una visita senza precedenti all'interno di
alcuni tra i maggiori penitenziari di massima sicurezza.
Ep.6 'Kansas' - In Kansas, la sorveglianza dei detenuti avviene con un sistema di tecnologie e telecamere che
minimizza l'impiego del personale, permettendo di ''lavorare virtualmente''.
Il Sesso nella Preistoria
Il frammento di un osso di un dito e un dente sono tutto ciò che resta di una specie che è vissuta nella stessa epoca dei primi uomini “moderni”. Sono parte di noi, ma non sapevamo della loro esistenza. Come erano fatte queste persone? E quale fu il loro sviluppo biologico?
venerdì 11 maggio 2012
Alive 60 Giorni Sotto La Neve
20 febbraio 2012, a pochi chilometri dalla città di Umeaa in Svezia, Peter Skyllberg, un uomo di 44 anni, viene ritrovato vivo in condizioni molto gravi nella sua auto rimasta completamente sepolta dalla neve per due mesi. A salvare l’uomo è stato un giovane con una motoslitta che ha visto sbucare dalla neve il tetto del veicolo: all’interno qualcosa si muoveva ed ha avvertito la polizia. Come è riuscito Peter a sopravvivere a queste condizioni?
Peter Skyllberg, l'uomo svedese di 44 anni trovato in un'auto sepolta sotto la neve per 2 mesi, ha affermato di essere sopravvissuto senza cibo.
E' stato ritrovato dagli agenti di polizia nella contea di Vaesterbotten in condizioni molto gravi, affamato, incapace di parlare e di camminare. Skyllberg testimonia di essere rimasto intrappolato nella sua auto il 19 dicembre 2011, ma la circostanza è ancora oggetto di indagine: le foto scattate all'interno della vettura mostrano incarti vuoti di bevande e cibo che dimostrerebbero che l' uomo avrebbe avuto qualche piccolo sostentamento. La vettura è stata trovata venerdì scorso alla fine di una pista forestale, a più di 1 km di distanza da una strada principale nel nord della Svezia. La polizia riferisce che la temperatura nella zona era da poco scesa a -30 gradi centrigradi.
A dispetto dello scetticismo dilagante, gli esperti ritengono che è possibile sopravvivere per circa 60 giorni senza cibo, ma di solito in condizioni più calde, tuttavia pare che la quantità di neve sulla vettura potrebbe aver creato un "effetto igloo".
Nel 2006 l'escursionista Mitsutaka Uchikoshi, scomparso durante una arrampicata suo monte Rokko nel Giappone occidentale, sopravvisse ben 24 giorni senza cibo e acqua. Il giapponese fu ritrovato con una temperatura corporea di 22 °C, quasi 15 al di sotto del normale, e, dopo essere stato curato per una grave ipotermia, Uchikoshi tornò a casa, lasciando i medici perplessi riguardo la miracolosa guarigione. Pare che Uchikoshi fosse caduto in uno stato ipotermico molto precocemente, una condizione molto simile ad un letargo.
I medici sono a conoscenza di molti episodi simili, tuttavia il caso di Peter Skyllberg, rimane abbastanza estremo.
"E nei limiti delle possibilità, ma non completamente insostenibile", ha detto il dottor Mike Stroud, docente di Medicina e Nutrizione all'Università di Southampton. "Ci sono un certo numero di fattori che possono influenzare la capacità di una persona di sopravvivere - dice Stroud - come,
ad esempio il modo in cui il metabolismo del corpo rallenta per
risparmiare energia. La media a riposo del corpo umano, facendo
assolutamente nulla, produce circa 100 watt di calore del corpo, che
potrebbe funzionare come una lampadina. Ma in queste
circostanze l'organismo comincerà a rilasciare sempre meno calore per
risparmiare. Ecco perchè un corpo più pesante con una maggiore quantità
di grasso corporeo - conclude il docente - dovrebbe avere più di un vantaggio."
La teoria è supportata anche da Catherine Collins, portavoce della British Association Dietetics che spiega che "
il corpo si può rimodellare durante il digiuno per ridurre al minimo la quantità di calorie di cui ha bisogno, gli spostamenti di Skyllberg erano limitati ad un piccolo spazio e ciò avrebbe aiutato conservare preziose calorie, inoltre l'isolamento ed il freddo avrebbero protetto il suo sistema immunitario".
Il dottor Ulf Segerberg, direttore medico presso Norrlands University Hospital in Svezia, ha affermato che le proprietà isolanti della neve potrebbero aver contribuito alla sopravvivenza dell'uomo.
Armi del futuro
L’ex Navy SEAL USA Richard "Mack" Machowicz torna con la nuova serie di "Armi del futuro" per indagare sul terribile e segreto mondo della progettazione
delle armi. Alla ricerca dell’arma suprema, Mack gira il mondo per individuare le armi più letali e più terribili mai inventate. La serie esplora gli
aspetti scientifici e tecnologici della progettazione delle armi e presenta i bizzarri individui che dedicano la vita ad inventare nuovi modi per annientare
il nemico. Il nostro intrepido presentatore mette personalmente alla prova le armi, come l’ultimo lanciarazzi da spalla SMAW-NE, con risultati spettacolari,
oltre ad ottenere l’esclusivo accesso alle prove di collaudo del sistema di difesa che devia i missili nemici nello spazio.
STAGIONE 1
Ep.1 'Armi Intelligenti' - L'esercito USA ci mostra il collaudo di un nuovo proiettile capace di centrare l'obiettivo
da circa 40 Km fino a 9 metri di distanza e le capacita' dell'Apache Longbow.
Ep.2 'Massimo Impatto' - La tecnologia migliora e con essa aumenta la capacita' di distruzione. Ecco il futuro rivale
delle armi nucleari ed un lanciarazzi capace di sparare piu' proiettili insieme.
Ep.4 'Shock' - Le pallottole verranno sostituite con impulsi laser ed elettronici? Il programma mostra gli ultimi
ritrovati della tecnologia che sta cambiando le strategie di guerra.
Ep.5 'Senza Scampo' - L'ex SEAL della Marina USA, Richard ''Mack'' Machowicz cerca l'arma piu' sofisticata in assoluto,
scoprendo pistole che sparano dietro gli angoli e il piu' avanzato caccia supersonico.
Ep.6 'Il Potere della Paura' - Mack, l'ex SEAL della Marina USA ci presenta il MOAB, la piu' grande bomba mai fabbricata,
capace di penetrare bunker in cemento e distruggere due interi isolati.
STAGIONE 2
Ep.1 'Armi infallibili' - Mack studia il fucile semiautomatico da cecchino AS50, i mezzi sminatori Vulcan e
Aardvark e lo UAV Fire Scout. Armi che non mancano mai il bersaglio.
Ep.2 'Lezioni di difesa' - Con Mack, l'ex SEAL della Marina USA, scopriamo come proteggerci e difenderci in
battaglia: dai giubbotti antiproiettile ai missili THAAD, per la difesa aerea ad alta quota.
Ep.3 'Senza via di scampo' - Alla scoperta delle armi che non lasciano via di scampo al nemico, tra cui il nuovo
missile terra-terra a lunga gittata, un innovativo congegno per aprire brecce e l'F22 Raptor.
Ep.4 'Top Gun' - Richard Machowicz scopre le armi del futuro sul campo di battaglia, grazie ad un
duro addestramento con i Top Gun.
Ep.5 'Missione invisibile' - Richard Machowicz sale a bordo del sottomarino da guerra USS Texas
e scopre i mezzi che non vengono rilevati dai radar.
Ep.6 'In prima linea' - Con Richard Machowicz scopriremo i mezzi militari che si usano in prima linea,
come l'elicottero da guerra CV22 Osprey e il lanciagranate automatico XM307.
Ep.7 'A colpo sicuro' - Richard Machowicz sfreccia a bordo dell'ultimo veicolo anfibio dei Marines, poi
scopre gli ultimi ritrovati in fatto di armi per annientare il nemico.
Ep.8 'Predatori' - Richard Machowicz esamina le armi che centrano l'obiettivo senza pieta', come l'aereo
spia Global Hawk RQ-4B, e le munizioni aeree di precisione.
Ep.9 'Armi intelligenti' - Scopriamo gli ultimi progressi tecnologici in fatto di armi intelligenti, fra cui un
sistema automatico di munizioni e l'obice Archer, di estrema precisione.
Ep.10 'Combattimenti ravvicinati' - Richard Machowicz ci svela gli ultimi progressi in fatto di combattimenti
ravvicinati, come i lanciarazzi anticarro AT4-CS e i fucili automatici.
Ep.11 'Azione immediata' - Richard Machowicz esamina armi da difesa quali i missili terra-aria RBS-70 SAM e gli ultimi
ritrovati per lo smaltimento delle mine antiuomo
Ep.12 'Future Combat' - Esaminiamo le armi del futuro, come il veicolo automatico Crusher e i piu' recenti sistemi dell'esercito
USA per integrare militari e tecnologia come mai prima d'ora.
Ep.13 'Massive Attack' - Scopriamo le armi che infliggono al nemico il massimo danno, fra cui l'ultima nave d'assalto dell'esercito
USA e lo Spooky AC-130, il piu' feroce aereo d'attacco mai esistito.
martedì 8 maggio 2012
La scienza oscura
Discovery Science esamina cosa succede quando la ricerca scientifica si spinge oltre i limiti.
“La scienza oscura” affronta questioni che a detta di molti non dovrebbero mai essere trattate, illustra le stranezze della scienza e presenta alcuni tra i più bizzarri esperimenti mai condotti nella storia.
Combinando scenografie virtuali e drammatizzazioni e presentando informazioni alternativamente macabre e divertenti ma sempre accurate, questo programma esplora il lato oscuro della conoscenza umana che può portare a esperimenti eticamente controversi e a risultati incredibili.
Dagli inquietanti esperimenti sovietici di incrocio tra uomo e scimmia risalenti agli anni Venti allo scienziato di Harvard ossessionato dalla teoria degli zombie, questa nuova affascinante serie in sei parti invita i telespettatori a riflettere sui limiti problematici, inquietanti o discutibili di scienza e conoscenza.
Jhon Noble, l'attore austrialiano reso celebre dalla serie Fringe e dal film Il Signore degli Anelli, ci guida all'interno del suo laboratorio portandoci a scoprire le ricerche piu' insolite mai condotte.
Puntata 1 - L'esperimento Philadelphia,Un esercito di uomini-scimmia,Morte per elettricità
John Noble indaga sugli esperimenti più controversi della storia : il tentato incrocio tra uomo e scimmia,l'esperimento di Philadelphia e l'invenzione della sedia elettrica.
Puntata 2
John Noble esamina le ricerce scientifiche più oscure,tra cui un impressionante studio sugli zombie e la ricerca di un antidolorifico che sembra abbia portato alla follia.
Megafabbriche : Michelin
Entriamo nella megafabbrica della Michelin per seguire le diverse fasi di lavorazione industriale. L'obiettivo della società è creare un tipo di pneumatico sempre più adatto alle esigenze dei clienti.
Michelin (nome completo Manufacture Française des Pneumatiques Michelin) è una delle principali aziende mondiali produttrici di pneumatici.
Con sede a Clermont-Ferrand in Francia, è anche famosa nel mondo per le Guide Michelin, guide turistiche diventate una delle classifiche di riferimento dei migliori ristoranti.
Fondata nel 1889, l'azienda ha una settantina di stabilimenti produttivi dislocati nei 5 continenti che producono 180 milioni di pneumatici ogni anno ed è presente commercialmente in oltre 170 paesi del mondo con una quota del mercato mondiale pari al 20%.
Fino al maggio 2006 è stata guidata da un erede della famiglia, Edouard Michelin, morto annegato in naufragio durante una battuta di pesca in Bretagna.
Storia
Fondata ufficialmente il 28 maggio 1889 dai fratelli Édouard e André Michelin, le attività della Michelin erano in realtà iniziate già nel 1830 con la gomma vulcanizzata, prima di concentrarsi sui pneumatici per biciclette e successivamente per automobili. Tra il 1934 e il 1976 l'azienda è stata anche proprietaria della casa automobilistica Citroën.
Nel 1981 assorbe l'azienda di pneumatici Kléber.
Nel 1988, Michelin ha acquistato la divisione pneumatici della americana B.F. Goodrich Company, e due anni dopo la Uniroyal.
La Michelin ha inventato uno pneumatico antiscoppio, capace di evitare lo sgonfiamennto completo di una gomma forata, con una resistenza di svariati chilometri anche a velocità di 100 km/ora.
Bibendum - L'omino Michelin
Il simbolo aziendale è l'omino Michelin, creato nel 1898 dall'artista francese O'Galop (pseudonimo di Marius Rossillon). Si tratta di uno dei più antichi marchi registrati, il cui vero nome è Bibendum dalla celebre frase del poeta latino Orazio, nunc est bibendum, usato da Michelin all'inizio del XX secolo. Oggi Bibendum, rappresentando Michelin in oltre 150 Paesi, è uno dei marchi più riconosciuti al mondo. Il corpo dell'omino è composto da camere d'aria di pneumatici.
http://it.wikipedia.org/wiki/Michelin
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