La lancia che trafisse Gesu'
Alla luce delle ultime scoperte scientifiche, un documentario di National Geographic Channel ricostruisce la storia della leggendaria spada che trafisse Gesù durante la crocifissione.
Da Costantino a Carlo Magno, la lancia di Longino, il soldato romano che trafisse Gesù, è da sempre un importante simbolo di potere, nonché una delle più importanti reliquie cristiane. Ma dove si trova oggi la lancia? È possibile identificare l'originale?
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La Lancia Sacra (in tedesco Heilige Lanze) è uno dei simboli più importanti del Sacro Romano Impero, una delle più significative reliquie del Medioevo ed uno dei più preziosi tra i tesori della corona imperiale oggi conservati.
La Lancia Sacra oggi all’Hofburg di Vienna
La Lancia Sacra è oggi custodita nella Schatzkammer dell’Hofburg di Vienna, con il numero di inventario XIII 19. Quella che si presenta ai visitatori è la parte superiore di una lancia alata di 50,7 cm. L’asta, originariamente in legno, è andata perduta. Sulla lama è applicata una sezione a forma ovale, lunga 24 cm e larga nel punto massimo 1,5 cm, in cui è inserito un sottile pezzo di ferro (la cd. spina) ornamentale, mancante della parte inferiore. La spina è, secondo la tradizione, un chiodo della croce di Cristo e, anche se la leggenda stessa è stata più volte criticata, segni di alcune ageminature a forma di croce sulla parte inferiore della lama potrebbero indicare l’inserimento di particelle di chiodi.
La lama è rotta. Ma doveva esserlo già prima dell’anno 1000, perché nella copia fatta realizzare da Ottone III ed ora a Cracovia, è stata inserita anche una riproduzione della spina. Il punto di rottura è stato rivestito da una triplice fasciatura, in ferro, poi argento e infine oro. Sulla banda d’argento si legge la seguente iscrizione latina, fatta incidere da Enrico IV tra il 1084 e il 1105:
« CLAVVUS + HEINRICVS D(EI) GR(ATI)A TERCIVS ROMANO(RUM) IMPERATOR AVG(USTUS) HOC ARGENTUM IVSSIT FABRICARI AD CONFIRMATIONE(M) CLAVI LANCEE SANCTI MAVRICII + SANCTVS MAVRICIVS »
La banda d’oro, invece, realizzata per conto di Carlo IV, ha la seguente iscrizione:
« +LANCEA ET CLAVUS DOMINI »
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