Mengele Nidiata Infernale
In un paese nel sud del Brasile ci sono circa 38 coppie di gemelli biondi con gli occhi azzurri. Cosa c'e' di strano? Forse sono i risultati di esperimenti di Josef Mengele, medico di Auschwitz.
Josef Mengele (pronuncia tedesca:(Günzburg, 16 marzo 1911 – Bertioga, 7 febbraio 1979) è stato un medico nazista ed ufficiale delle SS tedesco.
Ricerche e sperimentazioni sui gemelli
Tra le ricerche condotte da Mengele nel campo, quelle a cui dedicò più energia e attenzione (praticate già un anno prima dell'entrata ad Auschwitz) furono riservate ai gemelli. In particolar modo, Mengele concentrò la sua attenzione sui gemelli monozigoti. Lo stesso Mengele si recava alla banchina, dove arrivano i treni dei prigionieri, per selezionare lui stesso i gemelli non appena scendevano. I gruppi di gemelli, comprendevano individui delle età più diverse, da piccoli ad anziani, tra questi veniva scelto il più anziano, che assumeva la funzione di Zwillingsvater (Capogemelli o padre dei gemelli), per distinguerli ulteriormente dagli altri prigionieri, gli venivano tatuate insieme al numero anche le due lettere ZW (cioè Zwillinge). Delle sue ricerche nel KZ (Konzentrationslager, campo di concentramento) Mengele teneva sempre informato il suo ex professore universitario, Von Verschuer, inviando anche all'istituto di biologia razziale a Berlino, esemplari e relazioni. Mengele analizzava i gemelli insieme, che sottoponeva a ricerche di tipo comparato. Nel suo analizzare i gemelli identici, Mengele effettuava misurazioni, fotografie, prelievi di sangue spesso ad ogni visita. Alcuni gemelli superstiti invece, affermano che le ricerche di Mengele riguardarono anche altre pratiche: utilizzo di sostanze chimiche per analizzare la reazione della pelle, o pressioni su parte del corpo per misurare la resistenza o iniezioni.
Sulle relazioni tra Mengele e i gemelli vi sono testimonianze contrastanti. Un assistente dello stesso Mengele, il dott. Miklos Nyiszli testimoniò che era lo stesso Mengele ad ucciderli (raccontò in particolare un episodio in cui uccise in una sola notte, uno dopo l'altro, 14 gemelli di origine zingara). Per quanto riguarda gli altri prigionieri, diversi dai gemelli, non ci sono invece dubbi alcuni: ne uccise direttamente diversi sparandogli o attraverso iniezioni di fenolo. Altri, come una sua collaboratrice, Teresa W., affermò di non aver mai avuto notizia del fatto che Mengele uccidesse i gemelli che studiava, e secondo la stessa, se una cosa del genere si fosse verificata per lei sarebbe stato impossibile non venirne a conoscenza. Oggettivamente, al di là di questo, i gemelli conducevano nel campo una vita migliore rispetto agli altri prigionieri (e questo proprio in virtù del fatto di essere oggetto di ricerca dello stesso Mengele): infatti veniva loro concesso di continuare ad indossare gli indumenti originari e di non radersi i capelli. I gemelli vivevano in un blocco speciale, vicino alle baracche dedicate alle ricerche e separati dagli altri prigionieri, svolgevano i lavori meno faticosi (portaordini), avevano una razione più nutriente e godevano di una protezione pressoché totale: se rubavano non venivano uccisi, potevano girare nel lager liberamente e non potevano essere per nessun motivo malmenati o lesi dai prigionieri e dalle stesse SS.
Questo speciale trattamento permise alla maggior parte dei gemelli di sopravvivere per lunghi periodi e nella maggior parte dei casi di riuscire a giungere fino alla liberazione dello stesso KZ per opera dei russi (anche qualche anno dopo il loro ingresso). Infatti, le probabilità di sopravvivenza degli altri prigionieri rispetto a quelle dei gemelli monozigoti erano pressoché nulle, contando il fatto che molti prigionieri furono gassati appena scesi dai treni e non trascorsero ad Auschwitz neppure una notte.
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