“Fascismo a colori” è basato su racconti scritti in quel periodo, lettere, pagine di diario, articoli di giornale, rapporti della polizia, telefonate intercettate, note e comunicati segreti, interviste ad esperti e realizzato utilizzando materiale d’archivio – restituito ai colori e suoni originali attraverso avanzate tecniche di restauro e digitalizzazione audio-video.
Il documentario seguirà un gruppo di personaggi, compreso Benito Mussolini, in un arco di tempo che va dal 1919 al 1946. Tra le rivelazioni del documentario appare il forte ruolo avuto da una frangia di Ebrei all’interno del movimento fascista, e come questa frangia sia stata eliminata nel momento in cui Il Duce si è alleato con la Germania nazista.
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