Documentari-Italy

Tutte le news dal mondo dei documentari!!!

domenica 30 ottobre 2011

Top Gear -S16E03-

Top Gear -S16E03-


Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May si cimentano in nuove ed entusiasmanti sfide al limte della follia, per svelarci i segreti delle auto sportive che tutti sognamo.

In questo episodio vedremo :
Rolls-Royce Ghost vs Mercedes S65 vs Bentley Mulsanne 

Subaru Cosworth Impreza STI CS400 vs Ford Focus RS500 vs Volvo C30 Polar

Deadliest Catch - S07E02

Deadliest Catch - S07E02 -


Ep 2 - Una dura prova

Nel Mare di Bering la pesca ai granchi si rivela deludente: le nasse sono vuote, i profitti crollano, tra l'equipaggio la tensione aumenta e il morale si abbassa.



Deadliest Catch - S07 -

Texas Drug Wars -S01E01

Texas Drug Wars  -S01E01


Ep1 - Guerra al narcotraffico -

Le forze speciali del texas , tra cui i Texas Ranger , combattono gli spietati cartelli della droga messicani per prevenire il traffico illegale di droga e armi.


Texas Drug Wars -S01-

Texas Drug Wars  -S01-


Da quando, due anni fa, il governo messicano ha dichiarato guerra ai cartelli della droga, questi ultimi hanno contrattaccato trasformando il confine con il Texas in una zona di guerra.
La serie illustra un mondo nascosto, quello dei Texas Rangers e di altre unità scelte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas e della lotta contro le violente organizzazioni della droga messicane che operano nella zona di confine del Rio Grande.
I cartelli commettono rapimenti, omicidi, decapitazioni, smembramenti e sparatorie da auto in corsa e questo terrificante conflitto sta estendendosi agli U.S.A. Con oltre 2.000 chilometri di confine da proteggere, mantenere la sicurezza è un'impresa quasi impossibile.
Questa nuova serie offre un accesso senza precedenti al mondo del Dipartimento della Sicurezza del Texas e alle 11 divisioni che insieme stanno cercando di combattere in tutti i modi i cartelli della droga.


[IN CORSO]

sabato 29 ottobre 2011

Dimmi Di Sic Il Nostro Simoncelli

Dimmi Di Sic Il Nostro Simoncelli 


Dopo i funerali in diretta tv per Marco Simoncelli, mediaset ha voluto ricordare il campione con un bellissimo speciale dedicato al campione nato a Coriano 24 anni fa. Commentato dai due giornalisti sportivi Paolo Beltramo e Giorgio Terruzzi, sono stati mandati in onda una serie di filmati in cui c’era Marco Simoncelli protagonista.
La morte di Marco Simoncelli ha scioccato il mondo dello sport e gli italiani hanno sentito molto vicina la tragedia della morte violenta del giovane di Coriano. La rete tv di mediaset di Italia 1 ha da sempre trasmesso le gare motociclistiche di Sic, ma ha sempre mandato in onda le interviste giocose di Simoncelli e i fan e spettatori hanno conosciuto il lato solare e simpatico del motociclista scomparso tragicamente.
Gli spettatori hanno così rivisto in seconda serata alcuni momenti goliardici del centauro nello speciale Dimmi di Sic – Il nostro Simoncelli: attingendo dal vastissimo materiale di questi anni, è stato realizzato un vero collage di tutti i momenti più rappresentativi della vita sia personale che sportiva di Simoncelli, commentati volta per volta da Giorgio Terruzzi e Paolo Beltramo.


Funerale Marco Simoncelli

Funerale Marco Simoncelli


Tantissima la gente che ha voluto rendere omaggio allo sfortunato centauro di Coriano. Alla conclusione del funerale, la bara è uscita dalla chiesa sulle note della canzone preferita di Marco “Siamo solo noi” di Vasco Rossi.

E qui davanti al feretro Kate, la fidanzata del Sic, lo ha voluto ricordare con queste commosse parole: “Io da credente, ma non so in che cosa, ho una mia teoria. Marco era una persona perfetta e le persone perfette non possono vivere con noi comuni mortali.”

Al libro delle firme, posto nella chiesa di Santa Maria dove si è celebrato il rito funebre, è stato affidato l’ultimo saluto di amici, parenti ma anche di diversi colleghi di Simoncelli che hanno voluto essere presenti alla messa.

“Cazzo mi manchi”, ha scritto l’amico ed involontario artefice del tragico evento Valentino Rossi; “ti ricorderò sempre e perdonami per aver discusso con te”, il pensiero di Jorge Lorenzo, uno dei piloti più critici nei confronti dello stile di guida aggressivo del Sic e protagonista di un lungo e commosso abbraccio con Paolo Simoncelli; “sei forte, mi hai sempre spronato ad andare più forte”, firmato 4, il numero di Andrea Dovizioso, uno degli avversari storici di Marco dai tempi delle minimoto.

Ciao Sic....Un Campione che vola via ......

venerdì 28 ottobre 2011

iGenius : La rivoluzione di Steve Jobs

iGenius : La rivoluzione di Steve Jobs


Alla vigilia dell’uscita in Italia dell’iPhone 4S Discovery Channel presenta in PRIMA TV e in esclusiva per l’Italia “iGENIUS: LA RIVOLUZIONE DI STEVE JOBS”, il documentario di un’ora che celebra l’ingegnere dei sogni e le sue innovazioni tecnologiche.
Condotto da Adam Savage e Jamie Hyneman, interpreti da sempre su Discovery dello spirito dell’innovazione attraverso la curiosità intellettuale e la pop science con il loro show Mythbusters, lo speciale è arricchito da interviste a personaggi che testimoniano come la propria vita sia stata sconvolta e influenzata dalle invenzioni di Jobs.
Parlano gli uomini che in prima linea hanno seguito la nascita del personal computer, dipendenti, amministratori e dirigenti Apple tra cui: Lee Felsenstein, socio fondatore del Computer Club Homebrew, Daniel Kottke, un amico che ha viaggiato in India con Jobs e che in seguito diventerà uno dei primi dipendenti Apple, e John Draper, un ingegnere che ha dato la possibilità a Steve Jobs di iniziare il suo lavoro. Giornalisti, scrittori e critici che hanno raccontato Jobs e le sue creazioni, incluso il corrispondente della NBC Tom Brokaw, Joe Nocera del New York Times, il critico Toure, Bill Werde di Billboard e Andrew Serwer di Fortune. Scienziati e ricercatori come il fisico teorico Dr. Michio Kaku. Musicisti, registi e designer che hanno vissuto lo stravolgimento del loro lavoro dovuto ai risultati dei progressi tecnologici di Jobs: Stevie Wonder, Pete Wentz e artisti emergenti che hanno creduto nelle creazioni di Steve, come iTunes, per il loro successo.
Discovery celebra Steve Jobs, il Leonardo Da Vinci del nostro tempo, il creativo visionario Co-fondatore e CEO della Apple, ha reso il personal computer accessibile alle masse, cambiando completamente il nostro modo di vivere, di lavorare, di guardare film, di ascoltare musica, di interagire.

giovedì 27 ottobre 2011

Fratellanza Ariana

Fratellanza Ariana


Gli appartenenti alla gang della Fratellanza Ariana sono i più violenti criminali che le prigioni statunitensi abbiano mai conosciuto. Strangolano a mani nude, pugnalano e colpiscono le guardie carcerarie con armi da taglio improvvisate, fino ad arrivare in alcuni casi ad accecare chiunque abbia l’ardire o la sfortuna di mostrare anche il minimo segno di mancanza di rispetto. Nel tentativo di mettere fine al loro potere, le autorità carcerarie li hanno divisi e dispersi nei diversi penitenziari degli Stati Uniti, ottenendo come unico effetto quello di propagare la loro presa su una porzione ancora più ampia del territorio americano. Oggi, la loro influenza ha travalicato le celle di massima sicurezza, da lì infatti gestiscono un’organizzazione dedita al traffico di droga, alla prostituzione, al ricatto e all’omicidio. Le telecamere di National Geographic Channel hanno filmato dietro le sbarre i segreti di questa feroce gang, animata dalla anacronistica convinzione della supremazia bianca, diffusa in una buona parte degli istituti correzionali americani.

Matrix Speciale Marco Simoncelli

Matrix Speciale Marco Simoncelli


Puntata interamente dedicata al campione di motociclismo, Marco Simoncelli, deceduto durante il Gran Premio di Sepang. In esclusiva per Matrix, interviste ai genitori e alla fidanzata Kate.

La fidanzata di Sic racconterà il dolore profondo per la perdita del compagno:

“Dimenticare non si può, posso solo conviverci con questo dolore. All’inizio credevo di non farcela ma in queste ore ho pensato di non poterci convivere con questo dolore, per me, per i genitori di Marco, ora sono quasi convinta di potercela fare… Oggi sono andata nella nostra casa, ho provato a dirgli che mi aveva detto che non ci saremmo mai lasciati, e invece si è sbagliato. Ci ho provato a dirglielo, e ho pensato che magari mi succede come in ‘Ghost’, lo avete visto il film? Penso che magari quando sarai pronto fai così…che mi dia un segnale per continuare…tutti dicono che sono giovane, ma non sono fortunata: ho ancora settant’anni davanti prima di raggiungerlo, è lunga”.

Durate la gara fatale Kate c’era, era e ha vissuto l’incidente dal vivo:

“Quando ho visto che non aveva il casco ho capito che non c’era niente da fare, ho pregato, e mi sono venute in mente le parole del suo capotecnico che gli aveva detto ‘non mollare mai’. Speravo che anche in quel momento lo stesse ascoltando ma invece non era così”.

L’intervista finisce con parole che appartengono a Marco:

“Lui in ogni gara diceva, se qualcuno si faceva male, diceva ‘e oh sono le corse, se non vuoi farti niente stai a casa’. E ora penso che vorrebbe che finissi quest’intervista dicendo: e oh sono le corse”.

mercoledì 26 ottobre 2011

Gettysburg

Gettysburg


Tony e Ridley Scott, registi di film di culto come ‘Alien, Top Gun e Il Gladiatore’, producono uno speciale sulla battaglia più colossale della guerra civile americana: Gettysburg. Per commemorare il 150° anniversario della Guerra civile, questo speciale presenta il conflitto sotto una nuova luce, più intensa e reale. Questa è la storia dei soldati che combatterono sul campo in prima linea, non dei generali che diedero ordini da dietro il fronte. Avvincenti CGI, fiction di altissima qualità e forti scene d’azione vi proietteranno nel bel mezzo del campo di battaglia, regalandovi un’emozionante esperienza cinematografica e informazioni su punti chiave e fatti poco noti di quella che probabilmente è una tra le più grandi e cruenti battaglie della storia.
I 3 giorni, 1-3 luglio 1863, del conflitto di Gettysburg furono il teatro di una vera è propria carneficina di uomini, il tasso di mortalità al centro degli scontri nel secondo giorno tocco livelli spaventosi: più di una vittima al secondo.

lunedì 24 ottobre 2011

27 La Maledizione Del Rock

Speciale TG1 Il Documentario : 27 La Maledizione Del Rock


27 è il numero della maledizione del rock. Proprio a 27 anni muoiono infatti alcuni dei più grandi musicisti rock. Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse. Idoli che vivono una breve esistenza stretta nella tenaglia fra il geniale talento artistico e l’abuso di alcool e droghe. A questi artisti, morti all’apice del loro successo, è dedicata la puntata di "Speciale Tg1- il documentario" , a cura della redazione Speciali."27", questo il titolo del documentario di Daniele Valentini , è stato realizzato con rari materiali video.

INFOWEB

LONDRA Una chitarra a forma di freccia, locandine, un paio di manoscritti, un cappello nero a falde larghe, un disegno autografo dedicato al festival dell' isola di Wight, un vestito sgargiante, di quelli che Hendrix si faceva confezionare su misura come uno specchio di stoffa della psichedelia imperante, e una grande mappa di Londra su cui sono segnati tuttii luoghi che hanno fatto parte della sua breve, bruciante biografia. Siamo a Hendrix Britain, piccola ma succosa esibizione allestita in alcune stanze dello Handel Museum, al numero 23 di Brook street, nella zona di Mayfair, dove Hendrix ha abitato per un po' di tempo. Quello è stato il suo flat inglese, la casa bohémien dove visse con l' amica Kathy Etchingham, l' unica di cui si sia fidato completamente, e dove probabilmente passò alcuni tra i rari momenti di relax della sua travolgente esistenza. Ma la mostra è solo uno degli omaggi che si stanno moltiplicando in tutto il mondo. Hendrix del resto doveva molto a Londra, e la passione fu totalmente ricambiata. Furono gli inglesi a capire per primi che nel suo blues da fantascienza c' era una nuova visione dell' universo dei suoni, che nella sua onnivora, devastante capacità di trasformare in puro genio qualsiasi cosa uscisse dalla sua chitarra fiammeggiante, stava inventando una musica che non si era mai sentita prima. Gli americani l' avevano snobbato. Per loro il blues era una musica da cortile, ce l' avevano sotto casa, e per anni quel diamante era rimasto grezzo, appena abbozzato, incapace di abbagliare. Finché, da Londra, non arrivò il suo primo singolo, una folgorante e ruvida canzone intitolata Hey Joe che lanciò il musicista che di lì a poco avrebbe osato sfidare il cielo stesso, nella nebbia iridescente di Purple Haze, quando cantava come se dialogasse con gli dei: «Scusatemi, mentre bacio il cielo». E a Londra Hendrix ci tornò anche per morire, soffocato dal suo stesso vomito, la sera del 18 settembre 1970, in una stanza del Samarkand Hotel. Aveva ventisette anni. Questo numero, nella mitologia rock, è divenuto sinonimo di maledizione, anche perché di lì a poco, il 4 ottobre, morì anche Janis Joplin. Nel suo caso il referto parlava di morte accidentale causata da overdose di eroina. Aveva la testa segnata a sangue come se avesse sbattuto violentemente contro qualcosa, incapace di controllarsi. Anche lei aveva appena ventisette anni. Il 3 luglio dell' anno seguente cadde anche Jim Morrison, al pari degli altri due devastato da una insanabile tendenza all' autodistruzione attraverso sostanze illecite. Neanche a farlo apposta, aveva ventisette anni. E tutti e tre avevano un nome che iniziava per "J". Le tre "J", o la maledizione dei ventisette anni. Complottisti e dietrologi ci hanno ricamato sopra per decenni. Pura coincidenza? O c' erano forze oscure che lavoravano nell' ombra per eliminare i pericolosi araldi della rivoluzione giovanile? Di sicuro erano vittime facili, di sicuro erano tre rivoluzionari, capaci di incendiare le folle, di smuovere certezze, di mettere in discussione per il solo fatto di essere quello che erano i rassicuranti pilastri dell' establishment americano. Hendrix, a Woodstock, aveva addirittura profanato l' inno americano, costruendo una delle pagine in assoluto più memorabili della storia della rock, con una versione distorta di Star Spangled Banner che si trasformava nella riproduzione sonora di un bombardamento in Vietnam. Jim Morrison era pericoloso quanto possono esserlo in certi casi le parole. Aveva cantato come un novello Edipo generazionale di voler «uccidere il padre e fottere la madre». La Joplin era una mina vagante, una donna sboccata, drogata e disinibita, che toglieva il sonno alle buone madri di famiglia. Ma era sensibile e a suo modo delicata. Quando cantava aboliva ogni barriera tra le zone profonde del proprio essere e l' espressione formale, cantava rabbiosamente, con una potenza che attingeva alla tradizione afroamericana, una bianca che cantava come facevano i neri, e che un giorno decise di far costruire una lapide più dignitosa alla prima e più grande delle cantanti blues, Bessie Smith, morta perché non soccorsa tempestivamente, in quanto «negra», dopo un incidente stradale. Nel 1969, dopo un concerto, fu fermata e denunciata dalla polizia per «linguaggio osceno». Ma qualche anno dopo Leonard Cohen le dedicò una delle sue più belle canzoni, Chelsea Hotel #2, in cui descriveva perfettamente l' impudica ma fragile perso nalità di Janis. E poi in tutti e tre i casi, le indagini furono frettolose, per non dire poco accurate, e lasciarono molte zone d' ombra sulle circostanze esatte dei decessi, il che, com' è noto, è pane per i denti dei teorici del complotto di ogni epoca. Ma c' è anche di mezzo la storia.A quei tempi l' America era governata dal suo trentasettesimo presidente, il controverso Richard Nixon che nel 1968 aveva sconfitto, seppure con minimo scarto, il suo rivale democratico con una campagna in cui aveva esplicitamente promesso di ripulire il paese dalla feccia hippy. La verità è che per un momento il Paese aveva davvero avuto paura che la sovversione riuscisse a ribaltare le forme tradizionali del vivere sociale. E del resto, senza bisogno di arrivare alle paranoie complottiste, molti storici hanno sottolineato con legittimo sospetto la strana coincidenza di un improvviso dilagare dell' eroina nella zona di San Francisco nel momento più pericoloso della rivoluzione pacifica, ovvero la "Summer of love" del 1967, quando interi quartieri della città erano diventate zona franca, un territorio liberato in cui si praticava la vita collettiva, il libero scambio, l' amore libero. Guarda caso in California, in quella indimenticabile estate del sogno giovanile, a esaltare la rivoluzione c' erano proprio le tre "J". Non erano i soli a farlo, ma di certo erano quelli che più apertamente sfidavano le regole. Al festival pop di Monterey si esibirono Jimi Hendrix, che in un sommo rito simbolico di sacrificio incendiò la sua chitarra sul palco, e Janis Joplin che cantò una versione di Ball and Chain passata alla storia. Da quelle parti c' erano anche i Doors di Jim Morrison, che sul palco arrivò a denudarsi, il che spinse le forze dell' ordine a interrompere le sue esibizioni: lo scomodo, insostenibile Jim Morrison che sembrava un incubo vivente per ogni benpensante del Paese. Le sue erano poesie cantate, ma sullo sfondo di un paesaggio apocalittico. A ogni concerto dava l' impressione che il mondo non potesse rimanere com' era, che fosse la fine, The End, che il mondo era inevitabilmente alle porte, The Doors appunto, di un cambiamento senza ritorno. Così nel 1967. Tre anni dopo, quando gli eroi cominciarono a morire, barbaramente uccisi dalla loro stessa fragilità, Nixon si fece fotografare alla Casa Bianca mentre stringeva la mano a un bolso Elvis Presley, il quale molti anni prima aveva fatto partire la prima ingenua ribellione giovanile del rock' n' roll, ma che nel frattempo era diventato un bravo, ammirevole conservatore, fiero dei suoi distintivi di sceriffo onorario, patriota esemplare e, a quanto pare, perfino disposto alla delazione nei confronti dei più giovani e ribelli rocker che lo avevano spodestato. Di sicuro la scomparsa dei tre eroi segnò la fine di un' epoca. Ma la maledizione dei ventisette anni non finì lì. Tornò drammaticamente in auge nel 1994, quando il mondo del rock fu letteralmente scioccato dal suicidio di Kurt Cobain, il cantante dei Nirvana, trovato morto l' otto aprile, nella sua casa di Seattle. Si era sparato un colpo di fucile in testa, o almeno così decretò il referto della polizia, ma ovviamente anche in questo caso in molti hanno pensato che la verità potesse essere un' altra. Anche Kobain aveva ventisette anni, compiuti da due mesi, si drogava e per la verità era stato già a un passo dalla morte per overdose, e questo l' ha ovviamente messo in relazione con gli altri tre, sebbene fossero passati più di vent' anni. Nella sua lettera d' addio non c' era alcun riferimento a Jimi Hendrix, a Janis Joplin o Jim Morrison (malgrado Hendrix fosse di Seattle come lui). Citava Freddie Mercury come esempio di una rockstar che si esaltava nel rapporto col pubblico e finiva la lettera citando un verso di una canzone di Neil Young: «Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente». - GINO CASTALDO

domenica 23 ottobre 2011

Navy Seal: guerra al terrorismo

Navy Seal: guerra al terrorismo 

Scopriamo tutti i segreti del Seal Team 6 e ascoltiamo i racconti degli uomini coinvolti nella missione che ha portato alla cattura e all'uccisione di Osama Bin Laden.

INFOWEB

Le United States Navy SEa, Air and Land forces (SEAL), sono le forze speciali d'élite della U.S. Navy, impiegate dal governo degli Stati Uniti d'America in conflitti e guerre non convenzionali, difesa interna, azione diretta, azioni anti-terrorismo ed in missioni speciali di ricognizione, in ambienti operativi prevalentemente marittimi e costieri.

Storia
Le prime unità di Forze Speciali Navali degli Stati Uniti, dopo le prime unità esploranti della Seconda guerra mondiale dette "Scouts and Raiders", furono gli UDTs, Underwater Demolition Teams, costituiti per l'esecuzione di azioni di demolizione subacquea, beach recon e sminamento marittimo nei vari teatri della Seconda guerra mondiale. I primi gruppi di UDTs iniziarono il loro addestramento nel giugno del 1943. I loro primi impieghi operativi furono durante lo Sbarco in Normandia del giugno 1944, ed in diversi scenari operativi del Pacifico meridionale. Durante la Guerra di Corea, gli UDTs continuarono ad operare con compiti di ricognizione idrografica e di supporto alle operazioni anfibie.
Nel 1961, sotto la Presidenza di John F. Kennedy, grande sostenitore dello Special Warfare, la U.S. Navy propose l'istituzione di reparti di Forze Speciali anche nell'ambito della Marina, con competenze ad ampio raggio sulle operazioni di incursione costiera, supporto agli sbarchi anfibi ed attività di controguerriglia in ambienti marittimi/fluviali. Nello schema iniziale dell'U.S. Navy del marzo 1961, si sottolineava già la necessità di avere a disposizione piccole unità operative in grado di infiltrarsi ed esfiltrare nei diversi teatri operativi per "mare, aria e terra" ("Sea, Air, Land"), da cui derivò l'acronimo SEALs.
I primi membri delle unità SEALs furono volontari provenienti dagli UDTs esistenti (molti veterani della Corea), e che possedevano quindi già tutte le competenze fisiche e tecniche di base necessarie per le nuove unità; tali volontari ricevettero un ulteriore addestramento intensivo sulle tecniche operative di commando, ed andarono a costituire i primi due SEAL Teams: il SEAL Team One a Coronado, California, ed il SEAL Team Two a Little Creek, Virginia.
Nel primo periodo, la formazione dei nuovi SEALs prevedeva come prima fase l'ottenimento del Brevetto di UDT (già allora uno dei corsi più duri ed intensivi dell'U.S. Navy, poi diventato il modello del BUD/S), seguito da un corso di perfezionamento operativo di 3 mesi (SEAL Basic Indoctrination); dopo tale periodo, il nuovo SEAL veniva subito ritenuto operativo, ed integrato nel suo nuovo Plotone di appartenenza in uno dei due SEAL Teams esistenti. Il percorso formativo è stato, da allora, incrementato notevolmente sia per durata che per articolazione dei contenuti.
Nel 1962, furono inviati in Vietnam i primi operatori delle neo-create unità SEALs, con lo scopo di addestrare i commandos navali Sud-Vietnamiti.
A partire dal 1963, e, con ritmo crescente negli anni successivi per l'intensificarsi dell'impegno statunitense nella Guerra del Vietnam, i SEALs iniziarono ad essere coinvolti sempre più anche in operazioni sul territorio vietnamita, prevalentemente in funzioni di ricognizione avanzata, azioni dirette, ed attività controinsurrezionale. Le aree in cui operarono maggiormente furono la "Rung Sat Special Zone" e la "Da Nang Special Zone", in cui le loro competenze marittime risultarono di particolare utilità, data la complessa conformazione geografica ed operativa della rete di fiumi e paludi del delta del Mekong.
I SEALs parteciparono anche alle attività ed operazioni speciali di ricognizione a lungo raggio ed interdizione logistica nell'entroterra, assieme alle altre componenti del MACVSOG (Studies and Observation Group, il reparto misto di forze speciali statunitensi incaricato della conduzione di infiltrazioni ed operazioni clandestine in Laos, Cambogia e Vietnam del Nord durante la guerra).
A partire dagli anni '70, dopo la fine della Guerra del Vietnam, i SEALs (che nel primo periodo post-conflitto, come molte altre unità delle Forze Speciali, si videro ridotti drasticamente i fondi di funzionamento) riconfigurarono diversi dei loro aspetti organizzativi, logistici ed addestrativi.
Nel 1980 i Navy SEAL vennero ricompresi, per alcune competenze funzionali, sotto l'autorità del neo-istituito Joint Special Operations Command (creato su ispirazione di Charles Beckwith, il fondatore della Delta Force, dopo la nota débacle dell'Operazione Eagle Claw del 1979).
Nel 1980 (ma con operatività solo dal 1981) venne anche costituito il SEAL Team Six, un Team ad elevata specializzazione ed alta segretezza, focalizzato sulle operazioni di antiterrorismo navale. I componenti del SEAL Team Six venivano scelti in maniera individuale tra i migliori operatori di tutti gli altri Team operativi, e sottoposti ad ulteriori 6 mesi di addestramento operativo in tecniche di antiterrorismo, con frequenti interscambi esercitativi con la Delta Force.
Il discusso fondatore del SEAL Team Six, Richard Marcinko, fu poi estromesso nel 1983, tra molte polemiche, dal comando dell'unità, ed in seguito arrestato per una serie di frodi finanziarie ai danni della U.S. Navy. Marcinko fu sostituito da Robert Gormly, che diresse le operazioni del Team in molte delle principali operazioni antiterrorismo degli anni '80. Nel 1987 il SEAL Team Six venne rinominato, probabilmente anche per motivi di immagine dopo le polemiche dell'era Marcinko, in NAVDEVGRU (Naval Special Warfare Development Group).
Più in generale, nel corso degli anni '80 i SEAL Teams operativi passarono da 2 a 6 (e poi a 10), sempre suddivisi tra Teams East Coast (a Little Creek) e Teams West Coast (a Coronado), e, nel 1987 confluirono, assieme alle altre unità navali per compiti speciali, sotto il comando unificato dello United States Naval Special Warfare Command di Coronado.
I SEALs, per la loro versatilità ed efficienza operativa, sono stati impiegati in quasi tutti i recenti conflitti ed operazioni militari degli Stati Uniti.
Alle 00:05 del 2 maggio 2011 un commando del NAVDEVGRU dei SEALs uccide il leader di al-Qāʿida, Osama bin Laden, in Pakistan, presso Abbottabad, circa a cinquanta chilometri a nord della capitale Islamabad.In segno di ringraziamento per la storica azione, il 6 maggio, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama conferisce personalmente a tutti i membri dell'unità la Presidential Unit Citation, una delle più alte decorazioni con cui si onorano le truppe Usa "per atti di straordinario eroismo contro il nemico".

http://it.wikipedia.org/wiki/Navy_SEAL

sabato 22 ottobre 2011

Nella Terra Dei Serpenti a Sonagli

Nella Terra Dei Serpenti a Sonagli


Seguiamo la vita e le avventure di coraggiosi uomini che si guadagnano da vivere catturando e vendendo serpenti a sonagli in Texas.

INFOWEB

Crotalus è un genere di serpenti velenosi facenti parte della sottofamiglia dei Crotalinae, diffusi solamente nelle Americhe; dal sud del Canada al nord dell'Argentina. Il nome deriva dal greco krotalon che significa "sonaglio" e si riferisce al tipico sonaglio di anelli cornei presente sulla parte finale della coda, che è una caratteristica distintiva di questo genere e del genere Sistrurus. Fino ad oggi ne sono conosciute 29 specie.

Descrizione
La lunghezza dei serpenti appartenenti al genere Crotalus varia da 50-60 cm (C. intermedius, C. pricei), fino oltre i 150 cm (C. adamanteus, C. atrox).Solitamente gli adulti maschi sono leggermente più grandi delle femmine. Rispetto alla maggior parte dei serpenti, hanno un corpo tozzo, la testa triangolare e la coda corta, anche se alcune vipere africane sono più massicce.La maggior parte di questi serpenti è facilmente riconoscibile dal caratteristico sonaglio presente alla fine della coda, anche se alcune popolazioni isolane fanno eccezione a questa regola: C. catalinensis ha perso completamente il suo sonaglio, C. ruber lorenzoensis solitamente non ha il sonaglio, e sia C. r. lucasensis che C. molossus estebanensis tendono a non presentare il sonaglio. Il sonaglio può inoltre mancare in alcuni esemplari, a causa di anormalità congenite.
Il sonaglio, di cui sono sprovvisti alla nascita, consiste vagamente in una serie di gusci vuoti, ciascuno dei quali è stato, in un certo periodo, la squama che copriva la punta della coda.
Oltre a un lungo dente aguzzo utilizzato per iniettare il veleno, una peculiarità di tutta la famiglia dei Crotalidi è la presenza di sensibilissimi recettori ad infrarossi, che sono localizzati in due fossette tra l'occhio e la narice. Questi recettori permettono di individuare le prede, ed hanno una funzione fondamentale visto che questi serpenti sono sordi. All'interno delle fossette, che vengono continuamente sfiorate con la lingua, l'organo termorecettoriale è rivestito da una sottile membrana. Quando i raggi infrarossi colpiscono la membrana, la temperatura del recettore aumenta e permette al serpente di determinare l'intensità e la direzione da cui provengono i raggi infrarossi. Vari studi hanno dimostrato che questi sensori sono sensibilissimi, riuscendo a percepire variazioni di temperatura nell'ordine di 0,003 °C. Inoltre, in quanto i recettori sono due, la sovrapposizione delle loro singole percezioni permette al serpente di creare una vera e propria percezione tridimensionale del calore, molto utile per localizzare la posizione esatta della preda.
Da un recente studio di Theodora Vonstille pubblicato su Nature, il sonaglio viene fatto vibrare trasformandolo così in una sorta di dinamo che carica elettrostaticamente il corpo dell'animale dando modo alla lingua di sentire le cariche elettriche presenti nell'aria. Il serpente riesce così ad avere un'esatta percezione dell'ambiente in cui si trova, riuscendo a localizzare le prede da catturare e le tane in cui nascondersi.

Top Gear -S16E02-

Top Gear -S16E02-


Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May si cimentano in nuove ed entusiasmanti sfide al limte della follia, per svelarci i segreti delle auto sportive che tutti sognamo.
In questo episodio vedremo :
Top Gear UK Vs Top Gear Australia
Ferrari 599 GTO

venerdì 21 ottobre 2011

Deadliest Catch - S07E01 -

Deadliest Catch - S07E01 -


Nuove Reclute

PARTE 1

Due nuovi membri si uniscono alla flotta ma quando invadono la zona di pesca della Wizard, la tensione sale alle stelle. Chi sarà il vincitore?

PARTE 2

I nuovi arrivati Scott Campbell Jr, al timone della Seabrooke, e Elliot Neese della Ramblin’ Rose continuano a mettere a dura prova la pazienza dei capitani più esperti.

Deadliest Catch - S07 -

Deadliest Catch - S07 - 


Arrivano in Italia su Discovery Channel i nuovissimi diciassette episodi di DEADLIEST CATCH, il reality che documenta la pericolosa pesca al granchio reale nelle gelide acque del mare di Bering. Ogni anno pescatori coraggiosi rischiano la vita durante la pesca ai granchi, con la speranza di una ricompensa che può fruttare fino cento milioni di dollari.
Nella settima serie i capitani protagonisti sono impegnati in una nuova stagione di pesca che vede l’arrivo di nuove reclute: il trentaseienne Scott Campbell Jr, al timone della Seabrooke, e il ventottenne Elliot Neese, capitano della Ramblin’ Rose, entrambi esperti skipper. L’adattamento degli equipaggi ai nuovi arrivati non sarà facile, e sulle imbarcazioni i diverbi saranno all’ordine del giorno. Non mancheranno violente tempeste di neve, banchi di ghiaccio polare, venti a 60 nodi, turni massacranti di 20 ore: la sfida ai confini della resistenza umana continua…

EPISODI :


[IN CORSO]

mercoledì 19 ottobre 2011

Top Gear -S16E01-

Top Gear -S16E01-


Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May si cimentano in nuove ed entusiasmanti sfide al limte della follia, per svelarci i segreti delle auto sportive che tutti sognamo.

In questo episodio vedremo :
Ariel Atom
Skoda Yeti
Porsche 911
E altre sorprese :)

Top Gear -S16-

Top Gear -S16-


Provocatorio, irriverente, politicamente scorretto, Top Gear da oltre 20 anni è il programma di motori più seguito al mondo. Prodotto dalla BBC, Top Gear conta più 350 milioni di telespettatori in tutto il mondo di cui 9 milioni solo in Inghilterra.
A metà strada tra giornalismo e intrattenimento, ogni episodio presenta nuove auto e sofisticate tecnologie automobilistiche con i toni provocatori e divertenti che caratterizzano i tre spregiudicati presentatori: Jeremy "Jezza" Clarkson, Richard "Hamster" Hammond, James "Captain Slow" May a cui si aggiunge l’anonimo collaudatore The Stig.
Jeremy, Richard e James analizzano le auto per capire quali siano le migliori e più valide sul mercato, compiendo vere e proprie sfide che non includono soltanto test per collaudare la migliore o peggiore automobile appena prodotta, ma anche divertenti prove al limite della fantasia e del coraggio.
La serie, inoltre, è caratterizzata dalla presenza di personaggi famosi che intervengono in qualità di ospiti speciali, con il compito di provare le automobili sulla pista di Top Gear.
Su Discovery Channel, Top Gear è giunto alla stagione 16.

Episodi  [7/7] :

1 - EPISODIO
2 - EPISODIO
3 - EPISODIO
4 - EPISODIO
5 - EPISODIO
6 - EPISODIO
7 - EPISODIO

domenica 16 ottobre 2011

La Versione di Kissinger

La Versione di Kissinger


Intervista esclusiva ad uomo che è stato parte integrante della politica estera statunitense del dopoguerra e per questo considerato come una delle figure più controverse della politica americana.

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Henry Kissinger (nato Heinz Alfred Kissinger; Fürth, 27 maggio 1923) è un politico statunitense di origine tedesca. È stato il 56º segretario di stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford. È un membro del gruppo Bilderberg.

Biografia
« Ciò che mi interessa è quello che si può fare con il potere »

(Affermazione di Henry Kissinger durante una intervista concessa a Oriana Fallaci nel 1974.)

Nasce in una famiglia ebraica tedesca originaria di Bad Kissingen, lascia la Germania nel 1938 in seguito alle persecuzioni antisemite dei nazisti e si stabilisce a New York, a Washington Heights (Upper Manhattan); qui per proseguire gli studi serali di inglese di giorno lavora come operaio. Kissinger, che non perderà poi il suo marcato accento tedesco, decide di ottenere la cittadinanza statunitense il 19 giugno 1943, dopo il suo arruolamento; viene ingaggiato come traduttore per il tedesco da un organismo di controspionaggio, con il quale opera fino al 18 aprile 1946 nella Germania occupata.
Nel 1950 ottiene summa cum laude il B.A. all'Harvard College; nel 1952 ottiene il M.A. e nel 1954 il Ph.D. entrambi presso la Harvard University, con una tesi di dottorato su Peace, Legitimacy, and the Equilibrium (A Study of the Statesmanship of Castlereagh and Metternich); nel 1957 pubblica Nuclear Weapons and Foreign Policy. Negli anni 50 e 60 lavora a Harvard, nel Department of Government e nel Center for International Affairs, dirigendo dal 1951 al 1971 lo Harvard International Seminar e dal 1958 al 1971 lo Harvard Defense Studies Program. Inoltre, svolge consulenze per diversi organismi del governo federale (National Security Council, Council on Foreign Relations, RAND corporation, Arms Control and Disarmament Agency, Department of State)
Repubblicano di tendenze liberal, entra in politica avvicinandosi a Nelson Rockfeller, governatore di New York, ma nel 1968, quando, ottenuta la nomination del Partito Repubblicano, Richard Nixon appare come il più probabile vincitore delle elezioni presidenziali, diventa suo consigliere per la sicurezza nazionale.

Servizio pubblico (1969-1976)
Sostenitore della Realpolitik, Kissinger avrà un ruolo dominante nella politica estera degli Stati Uniti tra il 1969 e il 1977, come pioniere della politica della distensione (o détente). Come tale, sarà osteggiato sia dalla sinistra pacifista che dalla destra anti-comunista.
Kissinger tenuto al corrente degli eventi in Vietnam, 29 aprile 1975.
Diventato Segretario di Stato si adopera per l'allentamento della tensione con l'Unione Sovietica e negozia il trattato SALT e lo Anti-Ballistic Missile Treaty.
Nel 1971 compie due viaggi segreti in Cina per preparare il viaggio di Nixon del 1972 con il quale si avvia la normalizzazione delle relazioni tra USA e Repubblica Popolare Cinese.
Il coinvolgimento di Kissinger nella guerra del Vietnam era iniziato nel 1967 come tramite di un'iniziativa di pace segreta, in codice Pennsylvania. Nixon, eletto presidente nel 1968 su una piattaforma di "peace with honor", vietnamizza il conflitto con l'assistenza di Kissinger e gli affida la conduzione delle trattative di pace a Parigi, che si concludono il 15 gennaio 1973 con un accordo per il cessate il fuoco. Nel 1973 viene assegnato a Kissinger e al vietnamita Le Duc Tho il premio Nobel per la pace per l'avvio della composizione del conflitto vietnamita; Le Duc Tho rifiuta il premio per il protrarsi del conflitto (fino al 1975), per cui anche Kissinger non si presenta, scusandosi, alla cerimonia.
Kissinger ebbe un ruolo di sostegno attivo (con l'utilizzo di caccia statunitensi) al colpo di stato militare di Augusto Pinochet contro il presidente socialista cileno Salvador Allende, l'11 settembre 1973. Nel 2001 iniziano ad essere formalizzate accuse precise (come l'aver ordinato l'omicidio del generale René Schneider) e vengono aperte varie inchieste. Il 28 maggio 2001, a Parigi, Kissinger ricevette un mandato di comparizione dalla magistratura francese per testimoniare sulla sparizione di cinque cittadini francesi nei primi giorni della dittatura di Pinochet; Kissinger, però, lasciò la Francia la sera stessa.
Sempre nel 1973, in ottobre Kissinger negozia la fine della guerra del Kippur, iniziata con l'attacco di Egitto e Siria a Israele, ma poi vinta da quest'ultima. In cambio di un massiccio ponte aereo (su cui Kissinger era perplesso e che provocherà un embargo petrolifero di sei mesi da parte dell'OPEC), ottiene che Israele si ritiri sulle linee precedenti e pone le premesse del riavvicinamento fra Stati Uniti ed Egitto e della pace fra Egitto e Israele, che sarà siglata a Camp David sotto la Presidenza Carter (1978).
Nel periodo dello scandalo Watergate (17 giugno 1972-9 agosto 1974) Kissinger risulta estraneo e quindi uno dei più popolari membri del governo e alle dimissioni di Nixon il 9 agosto 1974 rimane alla segreteria di Stato nell'amministrazione Ford.
In Africa, in seguito alla dissoluzione dell'impero coloniale portoghese (1974), Ford e Kissinger appoggiano le forze politico-militari anticomuniste sia in Angola che in Mozambico. Allo stesso tempo, Kissinger ha un ruolo decisivo nella fine del regime razzista bianco in Rhodesia e nella sua sostituzione con un governo della maggioranza nera (Zimbabwe).
Nel dicembre 1975 Ford e Kissinger incontrano a Giacarta il presidente indonesiano Suharto e, secondo taluni, danno la loro approvazione alla invasione di Timor Est che porterà al massacro di 200.000 abitanti di quel territorio a maggioranza cattolica.

Ritorno alla vita privata
Dopo la conclusione dell'amministrazione Ford, Kissinger non ricopre più alti incarichi, sia perché la successiva amministrazione Carter è non solo democratica, ma anche anti-realista in politica estera, sia perché con le presidenze Reagan e Bush il Partito Repubblicano viene gradualmente conquistato dalla sua ala neo-conservatrice, anch'essa anti-realista.
Tuttavia, Kissinger rimane attivo sulla scena americana e globale, partecipando ad attività di gruppi politici come la Trilateral Commission e svolgendo attività di consulente, conferenziere, commentatore televisivo e scrittore (diarista), oltre che di consigliere di amministrazione in diverse imprese con proiezione internazionale.
Nel 1977, appena cessato dal servizio, Kissinger entra a far parte del Center for Strategic and International Studies della Georgetown University. Nel 1989 fonda una società di consulenza, Kissinger Associates.
Verrà chiamato a pronunciare l'orazione funebre ai funerali di stato degli ex-presidenti Nixon e Ford rispettivamente nel 1994 e nel 2007.
Nel 1998, riceve la cittadinanza onoraria di Fürth, la sua città natale in Germania.
Dal 2000 è membro onorario del Comitato Olimpico Internazionale.
Nel 2001 il giudice argentino Rodolfo Corral emette nei suoi confronti un mandato di comparizione per la presunta complicità nell'"Operazione Condor".
Nonostante questa incriminazione, e l'altra da parte della magistratura francese, nel 2002 il presidente George W. Bush lo nomina presidente della commissione incaricata di chiarire gli eventi dell'11 settembre 2001: questo suscita aspre critiche di coloro che lo accusano di crimini di guerra; Kissinger si dimette dalla commissione il 13 dicembre 2002.
La notizia, diffusa dal quotidiano La Stampa, che Papa Benedetto XVI, dopo averlo ricevuto nella residenza di Castel Gandolfo, lo avesse nominato membro del suo gruppo di consulenti di politica estera è destituita di ogni fondamento, come precisato anche dal responsabile dell'ufficio stampa del Vaticano Federico Lombardi.
Suo figlio David è presidente del gruppo mediatico NBC.

venerdì 14 ottobre 2011

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05E02

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05E02 - Prime Paure


Hugh e Rick si addentrano nell'outback canadese, mentre la matricola Maya non è più tanto sicura di poter affrontare le strade ghiacciate.

mercoledì 12 ottobre 2011

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05E01

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05E01 - Si Riparte


Gli eroi del ghiaccio sono tornati in azione: i veterani Hugh e Alex si preparano ad affrontare le strade più pericolose del pianeta.

martedì 11 ottobre 2011

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05 - Ritorno In Alaska

Gli Eroi Del Ghiaccio - S05 - Ritorno In Alaska


I nostri camionisti preferiti sono tornati in azione e in questa nuova stagione ne vedremo delle belle: nuovi accoppiamenti di squadre, le missioni si moltiplicano e… “Maya” una nuova amazzone che arriva a contendere la leadership femminile di Lisa.
Questa volta i nostri “Eroi del ghiaccio” se la vedranno con le tundre gelate più pericolose al mondo, spostandosi tra i più sperduti e inaccessibili territori del Canada e dell’Alaska. La missione di questa nuova emozionante stagione è trasportare centinaia di carichi su lingue di ghiaccio create temporaneamente da pezzi di acqua congelata.
Sarà una lotta contro il tempo… l’obiettivo è attraversare il più velocemente possibile le strade ghiacciate prima che spariscano letteralmente dentro l’acqua. 

EPISODI :

1 - Si riparte 
2 - Prime paure 
3 - La rivincita
4 - Guai in vista
5 - Contro natura

Dual Survival : Caccia agli Squali

Dual Survival : Caccia agli Squali


Analizziamo gli spettacolari attacchi del predatore per eccellenza degli oceani, il grande squalo bianco, mentre aggredisce una realistica esca a forma di foca.

Megafabbriche : La Supercar Svedese

Megafabbriche : La Supercar Svedese


Adorata da molti, ma posseduta da pochi, la Koenigsegg e' diventata un'icona per gli amanti delle automobili. Entriamo nello stabilimento dove viene realizzato questo straordinario prodotto.

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La Koenigsegg è una casa automobilistica svedese che produce esclusivamente vetture supersportive.

La storia
È stata fondata nel 1993 da Christian von Köenigsegg ad Ängelholm in Svezia. La produzione di serie cominciò nel 2000 con l'aiuto di Saab e Volvo.
Lo scopo di Christian von Koenigsegg era la realizzazione di una vettura supersportiva che pesasse poco e disponesse di molta potenza. Secondo la rivista svedese Realtid la Koenigsegg sarebbe in crisi di liquidità. Nel 2006 il marchio svedese avrebbe registrato uscite per 3,8 milioni di dollari, a fronte di ricavi per 3,7 milioni.
Nel mese di giugno 2009 sono state pubblicate indiscrezioni sul fatto che la Koenigsegg fosse intenzionata a rilevare l'altra casa automobilistica svedese Saab dal gruppo statunitense General Motors; tutto questo nonostante l'azienda impieghi solo 45 dipendenti e l'anno 2008 abbia venduto solamente 18 vetture. Nell'agosto 2009 è stato effettivamente firmato un accordo per il passaggio di proprietà entro l'anno della Saab Automobili ma allo stesso non è stato dato effettivo seguito.

Koenigsegg Agera
La Koenigsegg Agera è un'autovettura supersportiva prodotta dalla casa automobilistica svedese Koenigsegg, presentata nel 2010 e destinata ad entrare in produzione nel 2011.
Dotata di un motore otto cilindri a V da circa 5.000 cm³ ne viene dichiarata una potenza di 923 CV e una velocità massima di 390 km/h.
La Agera ha un'altra versione potenziata, la Agera R, in grado di funzionare con biocarburanti.
Inoltre, è la supercar in produzione più potente della Koenigsegg ma non la più veloce;infatti la CCX, ha 806 cv ma arriva a 395 km/h e la Trevita Limited Edition arriva a 402 km/h ma ne ha 885 cv.

lunedì 10 ottobre 2011

La Linea D'Ombra : In Gabbia

La Linea D'Ombra : In Gabbia


Danno senso di appartenenza e di identificazione, simboleggiano il rigetto della società: sono i tatuaggi dei carcerati. Scopriamo questi strani simboli creati dietro le sbarre. 



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La Linea D'Ombra : I Tatuaggi Del Diavolo

La Linea D'Ombra : I Tatuaggi Del Diavolo


Per le bande di motociclisti, i tatuaggi rappresentano dedizione al gruppo e alleanza. Scopriamo come questi simboli siano parte integrante del loro modo di essere.



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La Linea D'Ombra

La Linea D'Ombra


Questa serie ci mostra il mondo dei tatuaggi dell'ambiente criminale di tutto il mondo e delle special force americane .Dalla Russia a Los Angeles , dalle bande criminali di quartiere ai berretti verdi .Il mondo dei tatuaggi messo a nudo , in ogni episodio verranno svelati i significati e i modi come fare i vari tatuaggi.

Episodi :

Il Male Assoluto CLICCA QUI
I Segreti Della Yakuza CLICCA QUI
Cicatrici Di Guerra CLICCA QUI
Los Angeles Piange CLICCA QUI
I Tatuaggi Del Diavolo CLICCA QUI
In Gabbia CLICCA QUI

venerdì 7 ottobre 2011

Studio Aperto Live : Steve Jobs 1955-2011

Studio Aperto Live : Steve Jobs 1955-2011


Steve Jobs, Studio Aperto - La scomparsa di Steve Jobs, uno dei geni contemporanei più brillanti che il mondo ricordi, ha toccato il cuore di molti. Gente che riconosce al compianto Steve il merito di aver migliorato la propria vita attraverso invenzioni utili, senza le quali, magari, non vi sarebbe stato possibile leggere questa notizia in qualunque posto vi troviate. E allora ecco che la vita di quest'uomo straordinario merita, come minimo, un approfondimento televisivo.Una puntata speciale di "Live" intitolata significativamente "Steve Jobs 1955-2011".
La storia, la vita - Ripercorrendo tutta la sua vita attraverso le tappe lavorative più importanti, il programma sarà anche visibile sul sito di Tgcom. Partendo dal 1984 quando fu commercializzato il Macintosh, il primo pc con un'interfaccia grafica che sfruttava un accessorio mai visto prima, il mouse, si arriverà ad analizzare le invenzioni dell'Ipod e del relativo software Itunes. L'Ipod permise alla gente comune di avere in tasca in un unico accessorio molto piccolo decine di dischi. Mentre l'Iphone e l'Ipad sono le sue due idee più recenti. Il programma di questa sera sarà trasmesso in diretta con collegamenti dagli Stati Uniti per aggiornamenti su come gli americani stanno vivendo questo lutto.

"Questo film lo dedichiamo ai folli.
Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane,
a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole, specie i regolamenti
e non hanno alcun rispetto per lo status quo.
Potete citarli, essere in disaccordo con loro;
potete glorificarli o denigrarli ma
l'unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli,
perché riescono a cambiare le cose,
perché fanno progredire l'umanità.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli
noi ne vediamo il genio;
perché solo coloro che sono abbastanza folli
da pensare di poter cambiare il mondo
lo cambiano davvero.

Dario Fo per Apple"

mercoledì 5 ottobre 2011

Inside: ONU. La sicurezza dietro le quinte

Inside: ONU. La sicurezza dietro le quinte


Attraverso un accesso esclusivo, osserviamo come gli uomini del Servizio di Sicurezza dell'ONU siano preparati a gestire situazioni di emergenza e disastri di qualsiasi natura.


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« Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole [...] »

(dal preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite)

L'Organizzazione delle Nazioni Unite (in inglese United Nations, in sigla UN; in francese Organisation des Nations unies ; in spagnolo Organización de las Naciones Unidas; in russo Организация Объединённых Наций; in cinese 联合国; in arabo الأمم المتحدة), in sigla ONU, spesso abbreviata in Nazioni Unite, è la più importante ed estesa organizzazione intergovernativa: sono infatti suoi membri 193 Stati del mondo su un totale di 201.

Le Nazioni Unite hanno come fine il conseguimento della cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, progresso socioculturale, diritti umani e sicurezza internazionale. Relativamente alla sicurezza internazionale in particolare hanno come fine il mantenimento della pace mondiale anche attraverso efficaci misure di prevenzione e repressione delle minacce e violazioni ad essa rivolte.
La sede centrale delle Nazioni Unite si trova a New York (USA). L'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite è Ban Ki-Moon che ha sostituito Kofi Annan il 1º gennaio 2007.
Nel 2001 le Nazioni Unite e il Segretario Generale Kofi Annan furono insigniti del Premio Nobel per la pace, ma già in precedenza altre organizzazioni dipendenti dell'ONU furono premiate con un Nobel per la Pace:

nel 1954 e nel 1981 l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR);
nel 1965 il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF);
nel 1988 le forze delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite è nata con la carta di San Francisco il 26 giugno del 1945 per cooperare per una vita migliore in tutto il mondo e per la pace, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale.

http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_delle_Nazioni_Unite

martedì 4 ottobre 2011

Megafabbriche : Mercedes

Megafabbriche: Mercedes

Poche automobili hanno raggiunto un successo che è durato nel tempo. Una di queste è stata la Mercedes Benz del 1954 300 SL Gullwing. Ripercorriamo la storia di questa icona del mondo automobilistico.

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La Mercedes-Benz SLS AMG, sigla di progetto C197, è una coupé ad alte prestazioni prodotta a partire dal 2010 dalla casa automobilistica tedesca Mercedes-Benz.

Storia e profilo 

Genesi
La storia della SLS AMG comincia con un divorzio storico: quello tra Daimler AG e McLaren, dopo una collaborazione stretta che ha portato soprattutto grandi successi in Formula 1, ma che ha anche permesso la creazione di una supercar stradale come la SLR McLaren. Successivamente, dopo qualche anno dal lancio di quest'ultima, cominciarono i primi attriti tra i due costruttori, dovuti sia ai numeri di vendita della vettura, inferiori ai previsti 500 esemplari l'anno, sia anche alle tensioni innescate nel team della Casa inglese dagli esiti della spy story della stagione 2007 di F1, esiti che condannarono la McLaren nei confronti della Ferrari e che furono tra i motivi che spinsero i vertici Daimler a dissociare il marchio Mercedes-Benz dalla McLaren stessa. Altri motivi andavano ricercati anche nelle divergenze tra le due Case negli orientamenti da seguire per il progetto dell'erede della SLR McLaren. Anche per questo motivo, ognuno dei due costruttori ha scelto di andare per la propria strada: McLaren darà vita ad una propria supercar, la MP4-12C, una vettura dal design moderno senza concessioni a stilemi classici. La Mercedes-Benz, invece, punterà su una supercar che rispolveri del tutto il mito della vecchia 300SL "Ali di gabbiano", ancor più di quanto aveva fatto la SLR McLaren.

Debutto
La presentazione ufficiale della nuova supercar ebbe luogo al Salone di Francoforte nel settembre 2009, ma la commercializzazione non ebbe inizio che sei mesi dopo, e precisamente il 27 marzo del 2010, con il nome di SLS AMG, dove SLS sta per Sport Leicht Super, mentre AMG indica chiaramente il famoso reparto sportivo Mercedes-Benz, con sede ad Affalterbach, che ha curato l'elaborazione e la messa a punto del motore. La data prevista per l'inizio della commercializzazione non è stata casuale, poiché in tale data si sono avute le qualifiche del GP d'Australia, dove la SLS AMG ha fatto il suo esordio come safety car.

Design ed interni
Va detto subito che già al primo impatto la SLS AMG richiama molto chiaramente la progenitrice di oltre 55 anni prima, e non solo per l'affascinante soluzione delle portiere ad ali di gabbiano incernierate sul tetto proprio come nella vecchia 300SL, ma più in generale per le forme e le proporzioni dell'intero corpo vettura, con il cofano anteriore lunghissimo, la grande calandra tagliata in due da una barra orizzontale con il grande logo della Casa nel mezzo, l'abitacolo fortemente arretrato, le due grandi prese d'aria laterali che si aprono subito dietro il parafango anteriore, la coda corta e tondeggiante, i fari posteriori sottili e a sviluppo orizzontale. Vi sono anche non poche differenze, come per esempio il nuovo disegno dei fari che nella SLS AMG sono quadrangolari ed avvolgenti, a differenza dei fari tondi della sportiva degli anni cinquanta. Sotto i fari della SLS AMG sono inoltre presenti due prese d'aria, ma anche un labbro inferiore con ulteriori convogliatori d'aria. Mancano i particolari rilievi sui parafanghi anteriori e posteriori, che invece regalavano una personalità tutta particolare alla 300SL, così come mancano i due caratteristici rilievi longitudinali sul cofano motore, rilievi peraltro già visti su altri modelli Mercedes-Benz più recenti, come la C63 AMG W204 o la SLK prima serie. Le prese d'aria laterali, poi, pur ricordando la progenitrice, non sono esattamente le stesse, poiché presentano un disegno più moderno, non a griglia, ma detatto da più sofisticate esigenze tecniche ed aerodinamiche. Più moderno anche il disegno degli specchietti retrovisori esterni, dotati di indicatori di direzione integrati. La fiancata appare più massiccia e muscolosa rispetto alla vecchia "ali di gabbiano", grazie alle nervature che la percorrono, alla linea di cintura decisamente più alta ed anche ai grossi cerchi in lega a sette doppie razze, da 19 pollici davanti e da 20 pollici dietro. Infine, la coda integra uno spoiler posteriore estraibile automaticamente una volta superati i 120 km/h.
L'abitacolo della SLS AMG possiede naturalmente una forte caratterizzazione sportiva, ma anche da vera granturismo di lusso: i sedili sportivi rivestiti in pelle sono assai avvolgenti, come si conviene ad una sportiva del genere, ma soprattutto sono realizzati in magnesio per risparmiare peso, e dotati di imbottiture differenziate (più rigide nelle zone esterne, più morbide nelle zone interne). Nel complesso la seduta è impostata in maniera sportiva, ma non per questo estrema o tantomeno poco rilassante. Ci si siede in basso, infossati all'interno dell'abitacolo. Nonostante si tratti di una biposto, la SLS AMG riesce ad offrire ai due occupanti persino un buon livello di abitabilità interna. La consolle centrale è un riuscito mix di pelle e alluminio (ma a richiesta si può avere in alternativa il carbonio), con richiami al mondo dell'aeronautica, come il disegno delle due bocchette centrali di aerazione o la leva del cambio simile al comando dei motori a propulsione di un velivolo. Il tutto è dominato dal sistema multimediale COMAND APS, con il suo schermo da 7 pollici sulla sommità della consolle che interagisce con il pilota mediante la manopola posta sul tunnel centrale. Vi sono poi il lettore CD/DVD, i comandi relativi alla climatizzazione e quelli relativi all'impostazione dello stile di guida e di cambiata. Quest'ultimo dispositivo viene chiamato AMG DRIVE UNIT.

Meccanica 

Struttura
Va detto subito che la SLS AMG è la prima vettura stradale della Casa con scocca quasi interamente realizzata in lega di alluminio. Si tratta di una struttura di tipo spaceframe che fa uso solo per il 4% di acciai altoresistenziali, limitati unicamente ai due montanti anteriori. Per il resto, è solo alluminio, più leggero, ma allo stesso tempo garante di elevati valori di rigidezza torsionale e flessionale, e perciò in grado di sostenere le sollecitazioni dinamiche provenienti dal gruppo motopropulsore, ma anche dai due assali. Questo aspetto è ancor più importante se si considera la volontà dei progettisti Mercedes-Benz di voler conservare la mitica apertura delle portiere incernierate sul tetto, un fattore che impone a maggior ragione l'esigenza di una struttura assai rigida. Negli anni '50, la soluzione delle portiere ad ali di gabbiano era stata quasi una scelta obbligata dato il notevole ingombro del telaio tubolare sulle fiancate, anche se poi l'effetto scenico ha superato di gran lunga l'esigenza tecnica. Con la SLS AMG, visto l'oltre mezzo secolo in più di evoluzione tecnologica, il problema dell'ingombro laterale non si pone più, ma rimane di estrema importanza il fatto di avere una struttura dall'altissima rigidità unita ad una grande leggerezza. I lamierati e più in generale gli elementi in alluminio della scocca vengono realizzati con spessori differenziati: più spessi dove agiscono sollecitazioni più forti e più sottili dove non ne agiscono in misura rilevante. In questo modo, si riesce a risparmiare ulteriore peso. Ne consegue una struttura assai rigida, ma allo stesso tempo assai leggera, basti pensare che la scocca arriva a pesare solo 241 kg. Inoltre, la scocca è stata progettata ovviamente in funzione di un baricentro basso (con alloggiamenti per motore, cambio ed abitacolo più bassi rispetto alla norma, sia in funzione di un'adeguata ripartizione delle masse tra avantreno e retrotreno, sia in funzione della sicurezza per gli occupanti in caso di urto, specie se frontale. A questo proposito, va detto infatti che la scocca della SLS AMG riesce ad dissipare la forza d'urto conseguente ad un impatto, senza per questo deformarsi pericolosamente in direzione dei passeggeri.

Motore
Il propulsore utilizzato dalla SLS AMG è il motore M159 un'evoluzione del V8 M156 già utilizzato su altri modelli ad alte prestazioni della Casa. Si tratta di un 6.2 litri (anche se la Casa e la stampa dichiarano sempre che si tratta di un 6.3 litri), e più precisamente di 6208 cm3. Tale motore, al momento del suo debutto, ha potuto fregiarsi del titolo di V8 aspirato più potente al mondo.

Trasmissione
Come di consueto e soprattutto in un'auto come la SLS AMG, la trazione è posteriore: la poderosa coppia motrice viene trasmessa al retrotreno mediante un cambio robotizzato a doppia frizione AMG Speedshift DCT, un cambio a 7 rapporti dagli innesti assai veloci che vengono eseguiti quasi senza interruzione di coppia. Tale cambio è gestito elettronicamente mediante un selettore situato sulla consolle centrale, il cosiddetto AMG DRIVE UNIT, grazie al quale è possibile scegliere tra quattro modalità di cambiata:

C (Controlled Efficiency): il cambio agisce automaticamente in modalità "ecologica", con accelerazioni progressive, non brutali e cambio marcia al regime di giri ottimale per non consumare troppo;
S ed S+ (Sport e Sport Plus): le marce vengono automaticamente "tirate" fino a fondoscala e solo a quel punto si sale al rapporto più alto;
M (Manual): in questa modalità è il pilota a cambiare marcia, ma vi è uno strumento che comunque suggerisce il momento ottimale per cambiare rapporto.

È presente inoltre un ulteriore dispositivo, denominato RACE START, il quale permette di effettuare brucianti partenze da fermo predisponendo il cambio ed il dispositivo ESP in maniera opportuna.
L'impostazione meccanica della vettura segue il cosiddetto schema Transaxle (motore anteriore e cambio sistemato posteriormente), uno schema che permette un'ottimale distribuzione dei pesi tra avantreno e retrotreno, e che in questo caso è ripartito per il 47% anteriormente e per il 53% posteriormente: il cambio AMG Speedshift DCT è quindi posto a ridosso del retrotreno ed è connesso al propulsore, posto anteriormente, mediante un albero di trasmissione in fibra di carbonio, quindi leggerissimo (pesa solo 4.7 kg per 1.71 m di lunghezza), e racchiuso all'interno di un involucro in lega di alluminio. Si tratta di una soluzione utilizzata nei campionati DTM, la quale permette di avere un albero leggero ed anche in questo caso assai rigido. Le eventuali vibrazioni che possono affliggere l'albero di trasmissione sono eliminate da un apposito smorzatore torsionale. È stato infine montato un differenziale autobloccante.

Sospensioni, freni e sterzo
Sia l'avantreno che il retrotreno della SLS AMG propongono un'architettura a doppi bracci in alluminio forgiato con tiranti trasversali e gruppi molla-ammortizzatore (rispettivamente elicoidale e a gas) ancorati sul braccio inferiore. Tale soluzione è mutuata anch'essa dalle competizioni e permette di avere una gradissima resa in termini di stabilità e tenuta di strada, nonché di resistenza alle enormi sollecitazioni meccaniche, ma consente anche un adeguato livello di comfort durante i viaggi più lunghi. Anche i mozzi ruota ed i giunti sono realizzati in alluminio forgiato. Quanto ai cerchi utilizzati, la SLS AMG monta dei cerchi da 19 pollici all'avantreno (con pneumatici 265/35 R19) e da 20 pollici al retrotreno (con pneumatici 295/30 R20).
Ancora più interessante è l'impianto frenante, che prevede quattro dischi autoventilanti, baffati e forati, realizzati in materiale composito. Tali dischi consentono di applicare un'enorme forza frenante anche a velocità elevate e quindi di poter avere spazi di arresto molto contenuti. Le misure di tali dischi sono di 390x36 mm anteriormente e 360x26 mm posteriormente. Mentre i dischi anteriori si avvalgono di pinze a sei pompanti, quelli posteriori sono abbinati a pinze a quattro pompanti. A richiesta è però possibile avere i costosissimi dischi freno carbo-ceramici, un optional da ben 11.400 Euro che grazie alla particolare composizione chimica del materiale carboceramico impiegato consente di avere una frenata ancor più sicura ed efficace, anche in condizioni di utilizzo gravoso della vettura in pista, poiché sono maggiormente resistenti all'affaticamento. Questi dischi sono anche di dimensioni maggiori rispetto a quelli montati di serie, poiché misurano 402x39 mm all'avantreno e 360x32 mm al retrotreno.
Non va poi dimenticata la presenza dei sistemi ABS, ESP, ASR e BAS (assistente elettronico alla frenata d'emergenza).
Infine, completa il quadro lo sterzo a cremagliera con servoassistenza ad incidenza variabile in funzione della velocità di marcia. La scatola dello sterzo è stata posta in modo da permettere al propulsore di essere sistemato più in basso.

Prestazioni
Con tali caratteristiche, una supercar come la SLS AMG non può che avere prestazioni a dir poco brucianti, le quali infatti si traducono in una velocità massima di 317 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in appena 3"8 e fino a 200 km/h in soli 12". Meno confortanti, ma adeguati al motore utilizzato ed al tipo di vettura, i consumi, con una percorrenza media dichiarata di 13.2 litri ogni 100 km, mentre le emissioni di CO2 sono dichiarate in 314 g/km.

Dotazione ed optional
Con un prezzo di listino di 183.800 €, è lecito aspettarsi dalla SLS AMG un equipaggiamento di primissimo ordine. Ed infatti ecco che la vettura, proposta in un unico livello di allestimento, propone nella dotazione di serie: ABS, ESP, ASR, BAS, cinture di sicurezza a tre punti, otto airbag (doppio airbag frontale, airbags per le ginocchia, airbags laterali, airbags a tendina), Hill Holder (impedisce alla vettura di arretrare nelle partenze in salita), climatizzatore automatico, cielo in alcantara, fari bi-xeno autorientabili, tergilavafari, vetri elettrici, avviamento Keyless-Go, interni in pelle ed alluminio, pedaliera sportiva in acciaio traforato, sistema multimediale COMAND APS con navigatore, lettore CD/DVD e sistema di comando vocale Voice Tronic, computer di bordo, cruise control, sensori pressione pneumatici, sedili riscaldabili, retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente, volante regolabile.
La lista optional, anch'essa assai lunga, comprende tra l'altro: impianto frenante carbo-ceramico, assetto sportivo AMG Performance, retrovisori interno ed esterno lato guida anabbaglianti, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, parking camera, pacchetto telefonia, caricatore da 6 CD, sistema audio Bang & Olufsen, retrovisori esterni in carbonio, coperchio vano motore in carbonio, sedili sportivi avvolgenti, inserti in carbonio e volante in pelle ed alcantara.

Le altre SLS AMG
Poco dopo il lancio della vettura, ne sono state presentate anche alcune varianti speciali:

SLS AMG GT3: versione preparata per i campionati del gruppo GT3 ed immediatamente riconoscibile per la grande ala posteriore e per il labbro anteriore sotto il paraurti. A differenza della SLS AMG di serie, monta un cambio sequenziale a 6 rapporti.
SLS AMG E-Cell Concept: concept car che prefigura la SLS AMG a batterie, della quale l'amministratore delegato della Daimler AG, Dieter Zetsche ha annunciato il lancio, previsto per il 2013. Questa particolare versione monta un motore elettrico da ben 533 CV di potenza massima ed 880 Nm di coppia massima, alimentato da un pacco di batterie al litio da 400 V composte da 324 celle. Altre differenze rispetto alla SLS AMG di serie stanno nell'assenza di un cambio di velocità, superfluo in un'auto puramente elettrica, e nella presenza di serie (almeno per quanto riguarda la concept) dei freni carbo-ceramici;
SLS AMG Roadster: versione a cielo aperto della SLS AMG, è stata introdotta nel mese di luglio del 2011. A parte il necessario irrigidimento alla scocca, la roadster è meccanicamente identica alla coupé. Un'altra differenza sta nella lista optional, che include l'Airscarf per riscaldare il collo degli occupanti nel caso si volesse guidare a capote aperta durante la stagione fredda.

Hamman Hawk
L'eleboratore tedesco Hamann ha presentato una propria versione della SLS AMG, la Hawk. Il motore di questa versione eroga 636 CV e una coppia di 680 Nm a 4.850 giri al minuto. Ciò le permette di passare da 0 a 100 km/h in 3.6 secondi. Ciò è stato possibile anche grazie al nuovo sistema di scarico in titanio a cui si aggiungono nuovi collettori, rinnovati catalizzatori e un filtro aria sportivo. L'aerodinamica è stata migliorata con l'aggiunta di uno spoiler posteriore in carbonio e con una ridifinizione del paraurti. Il cofano motore è totalmente in carbonio. L'assetto è caratterizzato da quattro ammortizzatori regolabili in altezza con molle ad avvolgimento progressivo, che consentono di abbassare il baricentro fino a 30 millimetri.Spiccano infine i grandi cerchi in lega di 21 pollici su cui sono montate gomme nella misura 245/30 all'avantreno e 345/25 al retrotreno, mentre nell'abitacolo si notano la pedaliera in alluminio anodizzato, grande uso di morbida pelle, il volante di nuovo disegno e alcuni inserti in carbonio con design a scacchi che replicano quanto visto su diversi elementi della carrozzeria.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mercedes-Benz_SLS_AMG